Tra passato e futuro, passando per i libri

Situata nell’oltretorrente parmense, più precisamente in vicolo Santa Maria 5, la Biblioteca Civica riesce a dare importanza al passato, conservando in archivio circa 2000 libri antichi di pregio, al presente, garantendo servizi online per prenotare, ritirare e restituire libri, e al futuro, con progetti rivolti a noi giovani per avvicinarci al mondo della lettura, per farci appassionare, o più semplicemente per farci studiare in un ambiente tranquillo.

Appena arrivati, ancora prima di entrare, ci è stata raccontata da una delle bibliotecarie la storia della Biblioteca Civica e delle sue diverse collocazioni nel tempo: situata, quando era solo un archivio, nel medesimo plesso dell’ospedale vecchio fu trasferita nel 1940, durante la seconda guerra mondiale, in vicolo San Marcellino, per poi nel 1980 spostarsi in quella che ancora tutt’oggi è la sua sede, l’ala nord-ovest dell’Ospedale Vecchio.

L’interno si divide in due piani e altrettante sezioni, si passa dai gialli ai libri storici, di arte antica e contemporanea, inoltre i lunghi corridoi conferiscono un’aria trionfale e insieme al silenzio che regna in tutto il complesso danno un’atmosfera di contemplazione.

Un ottima idea è il progetto dello Spazio Giovani: dare un posto dove studiare in pace e tranquillità a ragazzi che potrebbero non averlo a casa per i più svariati motivi, o più semplicemente per ritrovarsi in un “gruppo studio” per la prima volta dopo tanto non su Meet o Zoom.

Un chiaro messaggio: dare spazio ad una generazione, la nostra, che fino ad adesso è stata un pò relegata, dovevamo rimanere in casa, e ci siamo rimasti, dovevamo limitare le esperienze, e l’abbiamo fatto, ci siamo sacrificati, abbiamo lasciato un anno e forse più della nostra gioventù per aiutare le persone più deboli, giustamente, ora però, che il mondo sta tornando a girare nel verso giusto, stiamo tornando anche noi, e più forti di prima, per riprenderci tutto quello che si siamo persi.

Riccardo Riccò 2 E

 

SAPERE E’ POTERE

-Ancora una pagina e ho finito il capitolo… Aspetta un attimo non capisco la frase… Perfetto, ho finito. Ora posso dormire, non vedo l’ora di scoprire cosa gli accadrà domani.- Leggere un libro non è cosa da poco, ognuno di noi ha i propri segreti e parte del proprio passato chiusi dentro di sé come le pagine di un libro di cui solo i veri amici possono varcare la copertina, innanzitutto bisogna trovare il libro adatto ai propri gusti; è per questo che esistono le biblioteche.

Ed eccoci in biblioteca Civica. E’ stata ristrutturata da pochissimo tempo (in alcune parti, infatti, i lavori sono da ultimare) ed è un luogo pieno di bellezze nascoste, si all’interno che all’esterno. La prima cosa che attira l’attenzione è sicuramente l’arco di ingresso, ampio, da cui si vede il cortile interno. A proposito di quest’ultimo e spazioso, con la pavimentazione di sassi, circondato da edifici antichi ma piacevoli alla vista (uno era il vecchio ospedale). Gli edifici intorno sono gialli o beige, con molte finestre e lasciano spazio, in alto, al cielo che, il 26 maggio, era di un azzurro splendente, con qualche candida nuvola.

La biblioteca è suddivisa in tre piani, ma solo due sono accessibili al pubblico perché all’ultimo piano vi sono gli uffici. L’interno della biblioteca è sicuramente un ambiente suggestivo, con il suo lungo corridoio con il soffitto ad archi, gli scaffali colmi di libri più o meno colorati, i raggi di sole che filtrano attraverso i vetri delle innumerevoli finestre e da una vetrata che si affaccia sul cortile interno. Un dettaglio che mi ha particolarmente colpito è quelle delle porte che collegano le varie stanze, perché queste porte sono tutte perfettamente in fila quindi dalla prima stanza si riesce a vedere il fondo dell’ultima.

Nella biblioteca in sé vi sono molti particolari nascosti, tutti da scoprire e per questo consiglio di andarla a visitare, sia per ammirare le sue bellezze, sia per studiare, dato che è un luogo perfetto per lo studio e attualmente c’è uno spazio esterno attrezzato appositamente.

É stata un’esperienza fantastica, molto emozionante che rifarei all’infinito

Aida Carloni, Marta Allodi, Anna Pileggi

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foto di copertina di Aida Carloni

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