Nella formazione di un giovane inglese del ‘700 era obbligo fare il Grand Tour in Italia. Per i giovani d’oggi, invece, è indispensabile conoscere l’inglese, la lingua che offre la chiave per comunicare col mondo.
L’Inglese è ricco di ‘idioms’, cioè frasi e modi di dire non traducibili alla lettera, strettamente legati alla cultura che rappresentano. Ad esempio, la proverbiale passione degli inglesi per il tè si ritrova in varie espressioni idiomatiche.
“It’s not my cup of tea”- letteralmente “Non è la mia tazza di tè” – è un modo elegante per dire che qualcosa non è di tuo gusto, non fa per te. In italiano si direbbe “Non è pane per i miei denti”, visto che il pane nella nostra cultura è certamente più essenziale del tè. Questa bevanda è così adorata dagli inglesi da giustificare il detto “Not for all the tea in China” (nemmeno per tutto il tè della Cina) e da visualizzare “ A storm in a teacup” ( una tempesta in una tazza da tè ) una situazione poco importante che crea preoccupazione esagerata.
Noi più semplicemente annegheremmo in un bicchier d’acqua!