Torte “costituenti” #foodie

I’m a foodie, 15 gennaio 2021

 

Ad aumentare la tristezza cosmica del natale e post-Natale pandemico, le mie letture. Però non voglio rattristare nessuno in questo inizio di anno nuovo, quindi vi anticipo subito che ho trovato una soluzione praticabile che elimina tutte le malinconie. 

Per trovare nuova linfa all’impeto didattico-educativo che ha colto tutti noi verso la pseudo-nuova disciplina appena introdotta ufficialmente, cioè l’educazione civica, su suggerimento di un’amica ho letto Art.9 di Tomaso Montanari. Un agile volumetto i cui contenuti sono ideali per costruire un percorso che si snodi dalla prima alla quinta, nell’ottica di quel nesso tra sapere umanistico e cultura scientifica che costituisce l’essenza del liceo scientifico.

Si tratta di un saggio su uno dei Principi fondamentali della Costituzione, quello in cui si dice che la Repubblica promuove cultura, ricerca scientifica e tecnica, che tutela il paesaggio e il patrimonio storico-artistico. Per fare una sintesi grezza. 

Già qui i miei pensieri vagano su come, nel nostro Paese, la cultura venga considerata e la ricerca sostenuta. Subito dopo la mente corre rapida a tutti i variegati contributi che il mondo scientifico sta offrendo a tutti noi in questo delicato momento e il cuore si rianima ricordando il recente documentario che è stato dedicato da Rai2 agli ultimi scavi di Pompei. Tuttavia quello che invece mi abbatte quasi senza speranza è la pagina in cui Montanari racconta di come i Costituenti abbiano trovato un accordo sul testo costituzionale anche quando, nel dicembre 1947, si stava consumando una rottura politica importante, con l’allontanamento del PCI dal Governo e l’avvio di una serrata campagna elettorale.

In quell’occasione i Costituenti hanno saputo distinguere la lotta politica da un accordo che avrebbe dato vita al testo su cui nasceva e su si sarebbe per sempre fondata la Repubblica Italiana. Grandi quei “padri” e ne cito solo due, perché proprio a loro si deve la stesura dell’articolo 9, Concetto Marchesi e Aldo Moro.

Dopo un momento di svenimento di stile dantesco, perché l’inevitabile confronto fra passato e presente fa “tremare le vene e i polsi”, ho pensato che gli zuccheri mi avrebbero aiutato. E la parola stessa mi ha rimandato ad un altro esempio di patrimonio nazionale che dovrebbe essere preservato. Iginio Massari. La pasticceria di via Veneto a Brescia, il panettone, la tecnica sopraffina, la competenza sulle materie prime, l’esperienza di una vita, qualità unite a una semplicità tutta bresciana che non dimentica mai le origini semplici. 

Torta margherita con crema pasticcera secondo Iginio Massari: un classico, facile e adatto a molteplici occasioni. Questa è la ricetta con cui voglio iniziare il 2021, che vi auguro soffice e profumato come questa torta.

Prof. Lucetta Dodi

Torta Margherita

 

Ingredienti 

farina 00 90 g

zucchero 150 g

3 uova

pizzico di sale fino

burro 90 g

fecola di patate 50 g

lievito in polvere 3 g

3 tuorli

scorza di 1 limone grattuggiata

 

Preparazione

Versare nella ciotola della planetaria uova e zucchero, montare a velocità media per 3 minuti, aggiungere sale e scorza, montare a velocità massima per 8 minuti e aggiungere i tuorli uno alla volta. Mescolare in una ciotola le polveri, setacciarle 2 volte, rallentare la velocità della planetaria e aggiungere tutte insieme le polveri setacciate. Aumentare la velocità fino a quando il composto non sarà consistente e omogeneo, poi spegnere la macchina. Prelevare una parte di impasto, unirvi il burro fuso tiepido e mescolate con una spatola in modo da ottenere un’emulsione, aggiungere un altro poco di impasto e mescolare fino a ottenere una massa uniforme. Versare di nuovo l’impasto nella ciotola della planetaria e mescolare il tutto dal basso verso l’alto. Trasferire in uno stampo imburrato e infarinato da 20 cm e cuocere a forno statico preriscaldato a 190 gradi per 35/40 minuti. Fare raffreddare e farcire con la crema pasticcera, poi guarnire con lo zucchero a velo.

E’ importante per la riuscita della torta rispettare tutti i passaggi e osservare tutti i tempi. 

 

Crema pasticcera

latte intero 250 g

3 tuorli

1 baccello di vaniglia

zucchero 65 g

amido di riso o di mais 20 g

scorza di mezzo limone

 

Preparazione

Mettere nel freezer una ciotola di vetro. Ricavare i semi della vaniglia e tagliare il baccello in pezzi. Versare il latte in un tegame, aggiungere i semi, il baccello, la scorza. Scaldare il tutto portandolo a bollore. In un altro tegame versare i tuorli, lo zucchero e l’amido di riso. Mescolare con un frustino per ottenere una consistenza cremosa e liscia, aggiungere il latte caldo fatto filtrare attraverso un colino, continuare a mescolare e trasferire sul fuoco fino a quando la crema non si sarà addensata. Per raffreddarla velocemente, riprendere la ciotola dal freezer, versare la crema e mescolare velocemente con una frusta fino ad ottenere una crema liscia e molto lucida. 

 

 

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