Una lezione con lo scrittore Guido Conti

Il giorno 6 maggio la mia classe ed io abbiamo avuto il privilegio di assistere ad una lezione di letteratura italiana tenuta da Guido Conti, uno dei più importanti scrittori del nostro territorio. Personalmente già conoscevo questo autore, di cui ho letto “Le mille bocche della nostra sete” e “La profezia di Cittastella”, e, avendo apprezzato il suo stile, ero molto curiosa di conoscerlo e di apprendere il suo approccio all’insegnamento.

Guido Conti si è dimostrato molto disponibile e aperto verso noi ragazzi fin da subito, esortandoci a non esitare ad interromperlo nel caso avessimo poco chiaro ciò che spiegava.

Siamo così partiti con la lezione del giorno, ovvero l’amicizia tra i poeti Montale e Sbarbaro, sotto gli occhi attenti della nostra insegnante, la prof. Spotti. Con grande precisione e disinvoltura, lo scrittore ha saputo trascinarci con sé nel paesaggio ligure che quasi un secolo fa ha fatto da sfondo all’amicizia (sconosciuta ai più) tra i due letterati: è poco noto infatti che il celebre premio Nobel Eugenio Montale seppe trarre grande ispirazione dalle idee del maestro, tant’è che nelle opere dei due autori non è raro imbattersi in temi simili, come l’idea di entrambi di intitolare le loro raccolte poetiche più conosciute con oggetti di scarto (“Ossi di seppia” per Montale, “Trucioli” e “Cartoline in franchigia” per Sbarbaro), così come espressioni ricorrenti nei vari scritti. Più volte è stato ribadito il concetto della tendenza dei poeti di confrontarsi con altri, infrangendo la visione classica del letterato chiuso in se stesso come una piccola monade, un modello che difficilmente corrisponde alla realtà. Spesso, per arrivare a realizzare i capolavori per i quali sono ricordati, gli scrittori che studiamo a scuola hanno con sé con grande bagaglio di cultura derivante da incontri ed influenze letterarie, ma che per mancanza di tempo difficilmente sono affrontati durante le ore di lezione.

In poco più di un’ora Guido Conti ha saputo trasmetterci il suo grande interesse per la letteratura, dando prova di essere un ottimo insegnante, tant’è che difficilmente qualcuno è intervenuto per chiedere chiarimenti, attenti com’eravamo nell’ascoltare la storia di questa proficua amicizia: una lezione sicuramente affascinante che certamente ha acceso in noi la curiosità per questo poeta poco conosciuto, il cui contributo alla letteratura risulta, guardandoci alle spalle, rilevante e significativo.

Giulia Volpato 5D

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