Il mondo del futuro sarà basato sulla tecnologia: questa affermazione, che vi piaccia o meno, è una verità inconfutabile, quanto un assioma matematico; circa l’80% dei lavori futuri richiederanno un enorme quantitativo di intelligenza fluida, ovvero la tipologia di materia grigia necessaria per il Problem-solving.
Secondo recenti studi sono cinque le attività che possono incrementare questo tipo di intelligenza:
-ricercare il nuovo
-sfidare sé stessi
-pensare in maniera creativa
-scegliere la via più difficile
-interagire con la rete
E queste, non a caso, corrispondono alle capacità necessarie per utilizzare un videogioco.
Gabe Zichermann, durante una presentazione al ted talks, ha dichiarato di essere riuscito a trasformare la passione per i videogiochi in un lavoro a tutti gli effetti, a ottimizzare lo stile di vita sedentario del giocatore medio in una professione che paga soldi veri; è riuscito inoltre a dimostrare, tramite l’accurata analisi di una debbano possedere un notevole quantitativo di capacità multitasking con il solo scopo di adoperare un videogioco. Oggi, infatti, è necessario comunicare, gestire un personaggio, raggiungere obbiettivi a breve e lungo termine e fare i conti con genitori che, in parte giustamente, interrompono costantemente l’attività dei ragazzi; incredibilmente proprio questa occupazione è la causa principale dell’aumento del QI generale nato agli inizi degli anni ’90, quando il massimo delle capacità richieste era la coordinazione mano-occhio con un joystick ed un pulsante d’azione.
Pertanto, proprio partendo da prove scientifiche effettuate dalle più importanti università mondiali, ha dimostrato che il raggiungimento di un obbiettivo proposto da un videogioco invoglia a ricercare quella stessa attività più e più volte con un alto aumento dell’apprendimento e la nascita dell’effetto Flynn, nonché l’aumento del valore del quoziente intellettivo nel tempo.
La prescrizione indicata per tutti coloro che hanno a che fare con i bambini/ragazzi propensi all’utilizzo di videogiochi, nell’ipotesi in cui si voglia entrare in sintonia con loro, è proprio quella di giocarci insieme, di non combattere in gioco, di entrarvi all’interno e capirlo, perché il vecchio mondo della domenica pomeriggio passata tra polverosi libri e tazze di the è finito, ed accettarlo è la miglior cosa da fare per poter vivere in sintonia con il nostro tempo.
Fonte: http://go.ted.com/AvBbGw
Alberici Martina 1^E