La poesia batte il tempo, un omaggio ad Attilio Bertolucci

Venerdì 17 maggio, presso la “Casa della musica” di Parma, si è tenuta la cerimonia di celebrazione dei dieci anni del liceo scientifico, musicale e sportivo Attilio Bertolucci.

L’evento, intitolato “La poesia batte il tempo”, si è declinato in vari modi, coinvolgendo sia ragazzi di tutti e tre gli indirizzi della scuola sia alcune personalità della città, che hanno portato il proprio saluto e il proprio pensiero per  ricordare il grande poeta Bertolucci.

La serata è stata aperta, dopo il saluto di Giuseppe Forlani, prefetto della città di Parma, da un interessante intervento dal titolo “Il nuovo umanesimo” a cura del dirigente Aluisi Tosolini. Durante il discorso il preside ha spiegato il perché della scelta di intitolare il liceo al poeta Attilio Bertolucci, intellettuale di spicco dello scorso secolo nato in provincia di Parma: è stata un’idea del dirigente, proposta nel corso del primo consiglio di istituto e poi approvata da tutti. Attilio Bertolucci infatti, con i suoi molteplici interessi non soltanto limitati al mondo della poesia, è sembrato perfetto dal principio per incarnare le diverse anime di un liceo variegato e al contempo unito sotto il nome di un uomo dalle passioni altrettanto variegate.

L’assessore alla cultura del comune di Parma, Michele Guerra, è in seguito intervenuto portando la sua testimonianza e raccontando di come l’intera famiglia Bertolucci, dai racconti del figlio di Attilio, Bernardo, che l’assessore ha rivelato di aver conosciuto di persona, fosse assimilabile ad un grande ecosistema, in cui ogni membro svolgeva il proprio compito artistico in armonia con gli altri. Al termine del suo discorso, alcuni ragazzi del liceo scientifico, a turno, hanno letto alcune tra le poesie più belle e conosciute del poeta, alternandosi con gli alunni del musicale, che hanno accompagnato i testi con alcune melodie di diverse epoche, ricevendo calorosi applausi.

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Tra una poesia e l’altra si è dato spazio anche al mondo dello sport: due ragazzi di quinta liceo sportivo hanno avuto il privilegio di intervistare pubblicamente il campione di apnea Umberto Pellizzari che, tra battute e aneddoti, ha raccontato della nascita della sua passione per questo sport inusuale, della sua carriera e della sua adolescenza.

La reazione del pubblico a fine serata è stata molto positiva: in molti infatti si sono complimentati con i ragazzi coinvolti e hanno lodato gli interventi esterni, definiti “profondi e ricchi di curiosi dettagli”. Per conoscere anche il punto di vista di coloro che facevano parte dell’organizzazione dell’evento, abbiamo chiesto a due giovani lettori, Massimiliano ed Ester, e ad una delle insegnanti organizzatrici, la prof.ssa Spotti, alcuni pareri complessivi.img-20190518-wa0043

Massimiliano ci racconta cosa si prova a leggere davanti a molti una poesia di Attilio Bertolucci: “È stato emozionante dare il proprio contributo ricordando insieme il poeta. Prima di leggere eravamo un po’ tesi, avevamo una grande responsabilità e ne eravamo consapevoli, ma l’ansia è stata subito sostituita dalla soddisfazione dopo la lettura. È stato bello condividere questo momento con i ragazzi del liceo musicale, che si sono dimostrati molto disponibili e allegri e con i quali ci siamo trovati a chiacchierare più volte tra una prova e l’altra. Sono rimasto molto sorpreso dall’ambiente, che a mio avviso era perfetto per questo evento. La sala era particolarmente bella e l’acustica era ottima”.img-20190518-wa0034

Ester è dello stesso avviso: “La poesia che ho letto, ed in generale tutta la poetica di Attilio, trasmette un messaggio che per me è ancora molto attuale. Penso che la grandezza di un poeta sia determinata da questo, dalla sua capacità di rendere sempre attuale l’argomento trattato. Ho molto apprezzato inoltre l’intervento dell’assessore: ha descritto la famiglia Bertolucci usando parole molto profonde che hanno ben trasmesso la grandezza di queste persone che purtroppo oggi non ci sono più”.

La professoressa Spotti, che assieme alla professoressa Dodi ha curato l’evento, invece ci racconta un po’ tutto quello che sta “dietro le quinte”: “L’organizzazione del tutto è iniziata mesi e mesi fa; era settembre quando abbiamo contattato la “Casa della musica” e l’assessore Guerra. Sia io che la prof.ssa Dodi ci siamo subito trovate d’accordo sull’aprire questa celebrazione all’intera comunità e non soltanto a quella scolastica: il “compleanno” di una scuola è un evento culturale e a nostro avviso era necessario che ciò fosse aperto alla città. Complesso è stato riunire in modo armonico le tre anime del liceo improntando l’evento in una direzione culturale: volevamo che ciascuna anima emergesse e che avesse il proprio spazio, e che a parlare fossero proprio i ragazzi, in modo tale da renderli protagonisti e da coinvolgerli in prima persona, accompagnati da testimonianze significative di adulti di un certo calibro. Siamo molto soddisfatte del risultato finale: la collaborazione con i colleghi del musicale è stata fondamentale, così come l’appoggio che abbiamo ricevuto dagli studenti, che dal principio si sono dimostrati disponibili alla partecipazione di questo evento che abbiamo cercato di curare nei minimi dettagli”.

Giulia Volpato  4D

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