Che significa: Correre come una ragazza?

Avete visto il video “Like a girl”?

 

Diventato virale in pochissimo tempo, 30 milioni di visualizzazioni in poco meno di una settimana, vengono mostrate diverse interviste dove ragazzi e ragazze scandiscono il loro concetto di fare le cose “come una ragazza”. La ricerca condotta a riguardo induce a pensare che molte delle ragazze nella fase adolescenziale perdano fiducia in sé. Viene detto ai protagonisti di correre come una ragazza o di combattere come una ragazza. Molti di loro combattono come la gente si aspetta faccia una giovane fanciulla, in malo modo e goffamente.

Quando invece nel video entrano in scena le bambine non esitano nemmeno un secondo a far vedere di cosa sono capaci di fare come ragazze! Combattono come leonesse,  corrono come atlete professioniste, come ogni ragazza è in grado di fare. Come Bebe Vio che si è imposta nella scherma a livelli mondiali, nonostante la sua disabilità,  anzi facendone un punto di forza! A sentir le bambine, “come una ragazza” non è un’espressione con allusioni negative.

In realtà le ragazze hanno una marcia in più perché dovendo combattere contro questi preconcetti ci mettono più coraggio e grinta ad affrontare le sfide quotidiane che si pongono loro davanti. I soliti stereotipi femminili ci inducono a pensare alla ragazze come deboli e per niente sportive.  Spesso dire “come una ragazza” appare  umiliante, dispregiativo, diminutivo o l’intenzione sembra quella.  Invece  l’immagine che ci arriva dei ragazzi è quella di persone forti, sportive, intelligenti e coraggiose.  Correre in modo sgraziato, combattere miseramente, non vuol dire affatto essere una ragazza ma avere in mente  un’immagine stereotipata e sessista.

Questo continuo clima di giudizio, la società che etichetta in base al corpo in cui si è nati, al posto in cui si è cresciuti, alla posizione sociale che si occupa, è profondamente ingiusta. Ogni persona ha il diritto di seguire la strada verso il futuro che più la soddisfa, di inseguire i propri sogni e le proprie ambizioni, senza essere frenato da stereotipi o da ciò che la società richiede di fare. Non bisogna mai avere paura di sbagliare, di rompere le righe, di essere diversi. Noi stessi.

Giorgia Gelati 1^E

 

 

 

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