Assisi si apre con la sua ordinata e pensosa bellezza ad accogliere un mondo multicolore di bimbi, di ragazzi di uomini e di donne di ogni età e ceto sociale in marcia, accomunati dalla gioia di testimoniare il valore della pace e dell’amore che la ispira; ci siamo anche noi del Liceo Bertolucci nel corteo colorato e festante che percorre la via che va da Perugia ad Assisi; non c’è bisogno di telecamere, di visibilità o di slogans : il canto che a tratti si leva è il coro che la Rete di scuole per la pace ha formulato ed ha invitato tutti i partecipanti al meeting ad innalzare; è bello…semplicemente, perché tutto è così naturale ma anche così straordinario e vero, perché ha la forza della speranza nella capacità dell’uomo di essere portatore ed agente di pace e perché crede nella forza della sua parola.
La mobilitazione è imponente ed imponente è stato il lavoro della Rete delle scuole della pace e dei suoi vertici responsabili dell’organizzazione : massiccia la presenza degli studenti – dai bimbi delle elementari ai diciottenni delle secondarie , docenti e tanta, tanta gente comune – a testimoniare di quanto può e deve potere fare la scuola per diffondere e sostenere nella società civile una cultura della pace e un’educazione che parta dalla difesa dei diritti inalienabili degli individui, come valore su cui costruire la nostra socialità e il nostro essere al mondo, come dato irrinunciabile, oggi più che mai in un mondo sconvolto e sanguinante.
Dall’altura dove è ubicata la rocca di Assisi, e il palco delle autorità dove suona l’orchestra del Liceo – e dove gli organizzatori e le autorità attendono i pellegrini al termine della marcia, per condividere e suggellare con voce unanime un momento così significativo ed importante – lo sguardo si posa a 360° sulla piana infinita e ci sembra di toccare il cielo; le note dell’orchestra celebrano la festa e lasciano a noi tutti, col canto, una gioia serena nel cuore…
Assisi, luogo dell’anima ritrovata.
Prof. Alessandra Chierici