Perugia, 5 ottobre. Meeting scuole di Pace
Abdul è un giovane arrivato dal Marocco e ora fa parte di Slow Food, un movimento culturale internazionale che opera in forma di associazione senza scopo di lucro. Ci parla di immigrazione e razzismo attraverso parole ed immagini.
Cita infatti una bellissima poesia di un poeta anonimo“.
Tu amico mio, quando nasci sei rosa, quando cresci sei bianco, quando hai paura sei giallo, quando hai caldo sei rosso, quando hai freddo sei viola e quando muori sei grigio.
Quindi amico, tra noi due, chi è l’uomo di colore?”
Dopo avere sorriso con noi di queste parole così vere, Abdul mostra due video che parlano di immigrazione.
Il primo ha per protagonista un bambino, scappato dal suo paese, che fa fatica ad ambientarsi poiché escluso dagli amici.
Un giorno, mentre è in piscina con i compagni, si tuffa ma, mentre è sott’acqua, vedendo tanta gente accanto a lui, si spaventa, poiché ricorda quando era in mare nel suo viaggio verso la speranza. Rischia di affogare, ma poi viene salvato e, sulla strada del ritorno, scherzerà e riderà con i suoi amici.
Il secondo parla di una ragazza, i cui genitori sono emigrati dall’Italia in l’Argentina per trovare una vita migliore.
Questa ragazza parla di tutte le difficoltà affrontate dalla sua famiglia per costruirsi una vita e ci fa capire che gli immigrati di oggi sono uguali a quelli di ieri, poiché sia gli immigrati di oggi, sia i suoi genitori, sono scappati dal loro paese in cerca di speranza.
Non contano i colori, quindi, o le epoche storiche, a differenziare gli immigrati. Il destino da cui fuggono è lo stesso, la speranza che li fa vivere e guardare avanti è la stessa. ,
Gabriele Scafaro e Gelmini Silvia, 2c