Un selfie con Tim Cook

Il 13 Ottobre scorso, al Teatro Odeon di Firenze, in occasione del diciottesimo compleanno dell’Osservatorio Permanente Giovani Editori e del progetto ‘Il Quotidiano in Classe’, si è tenuta una conferenza con l’Amministratore Delegato di Apple, Tim Cook, che si è rivolto agli oltre mille giovani presenti. Il Liceo “Bertolucci” non poteva di certo mancare, rappresentato da noi studentesse di 4°B Maria Chiara Banci, Diana Chauca, Chiara Corsanici, Erica De Carolis e Vanessa Panicola e dalla prof Daniela Paone.
La conferenza è stata introdotta dal presidente Andrea Ceccherini, che ha sottolineato l’obiettivo che l’Osservatorio pone al centro delle sue attività: educare noi giovani a riconoscere e distinguere le notizie attendibili e veritiere dalle cosiddette ‘fake news’, affinché possiamo forgiare un nostro spirito critico che ci impedisca di farci influenzare dalla prima notizia falsa che giunge alle nostre orecchie.
Sul palco ha svolto il ruolo di intervistatrice Maria Latella, giornalista di Sky TG 24, che ha chiesto al C.E.O. di Apple un suo parere sulle fake news: lui ne ha evidenziato la gravità, in quanto notizie non costruttive, ma distruttive, che vengono utilizzate dai personaggi più in vista per acquisire popolarità, non suscitando un dibattito, ma mettendo gruppi di persone l’uno contro l’altro!

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Un altro punto su cui Cook si è soffermato è l’istruzione, sottolineando che è grazie ad essa che le persone vengono messe tutte sullo stesso piano; per questo motivo, Apple lavora molto per migliorare i dispositivi tecnologici affinché favoriscano la comunicazione e l’informazione accessibili a tutti. Ha fantasticato, poi, su un possibile futuro in cui la tecnologia, grazie alla realtà aumentata, aiuterà i medici a diagnosticare le malattie o eliminerà mansioni stressanti, permettendoci così di dedicarci alle nostre passioni e di sfruttare al meglio il nostro tempo libero, o addirittura farà materializzare davanti ai nostri occhi un qualsiasi oggetto da noi nominato, fondendo così mondo virtuale e mondo fisico. Solo fantascienza? Tim Cook pensa di no. A noi, però, è sorta una domanda: ciò potrà davvero migliorare la nostra vita?

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Dopo l’intervista di Maria Latella è stato lasciato spazio proprio a noi giovani, che abbiamo avuto l’opportunità di porre a Tim Cook le nostre domande, a cui lui ha risposto compiaciuto. Ha, così, raccontato di Steve Jobs, del suo saper cogliere l’innovazione per poi trasformarla in attualità, del suo focalizzarsi su pochi obiettivi, per poterli perseguire e sviluppare al meglio e anche del rapporto con lui, come colleghi di lavoro, ma anche amici. Sei settimane prima di morire, Jobs ha rivelato a Cook che avrebbe lasciato a lui l’amministrazione di Apple, e lo ha aiutato, raccomandandogli di fare sempre ciò che avrebbe creduto giusto, senza domandarsi che cosa avrebbe fatto lui, levandogli, ha sostenuto Tim, un gran peso dalla coscienza.
Cook ha trattato anche molti altri argomenti: ha raccontato della sua adolescenza, vissuta sentendosi diverso (ha infatti dichiarato di essere gay); ci ha invitati a credere che ci sarà sempre qualcuno di simile a noi con cui ci sarà possibile sentirci a nostro agio; ha descritto l’organizzazione della squadra di lavoro dell’azienda Apple, in cui collaborano esperti di vari ambiti (ingegneri, psicologi, ecc,..), proprio come in un’orchestra, che, per creare una bella sinfonia, ha bisogno di diversi strumenti; ha espresso il suo parere sul recente attentato di Las Vegas, affermando, da americano, che, per evitare il ripetersi di simili eventi tragici, è necessario adottare provvedimenti efficaci e non semplicemente esprimere un generico rammarico, come ha fatto il presidente Trump.
Ma Tim non si è limitato a regalarci questo momento di dialogo. Ha infatti confermato la sua gioia nell’aver trascorso il pomeriggio in nostra compagnia, dandoci l’opportunità di scattare dei selfie con lui, come fra amici. Magari approfittandone per controllare quanti suoi prodotti Apple ci fossero in sala!

Chiara Corsanici, Erica De Carolis, Diana Chauca, Maria Chiara Banci e Vanessa Panicola di 4°B.

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