L’arte della parola e l’arte del confronto uniti alla flessibilità mentale e alla comprensione di altri punti di vista: questo è We Debate, un progetto di dibattito aperto, durante il quale alunni di scuole, città e regioni differenti si sfidano a colpi di parole e argomentazioni.
Ogni anno We Debate organizza moltissimi eventi e la nostra scuola, membro del progetto, è stata invitata a partecipare ad una sfida dialettica il 3 Maggio.
I ragazzi membri del progetto, dopo una preparazione approfondita, affiancati dai professori formati in materia, si sono recati a Leno, all’istituto V. Capriola pronti ad affrontare la competizione. Agli incontri hanno partecipato le squadre di Leno, Brescia, Seriate e Crema.
I due topic dei dibattiti erano attuali e hanno permesso ai ragazzi di riflettere su aspetti diversi e complessi della realtà che li circonda:
“Cyber-bullismo e privacy: per prevenirlo i genitori devono controllare lo smartphone dei figli?” e “In Italia dovrebbe essere introdotto il reddito di cittadinanza?”
I concorrenti hanno cercato di usare al meglio l’arte del parlare, in una sfida entusiasmante che ha permesso loro di dimostrare di saper sostenere al meglio la posizione assegnata. Le argomentazioni più convincenti hanno riguardato sia l’ambito economico che quello etico: è stato spiegato come il reddito di cittadinanza (definito come reddito minimo garantito, ossia il reddito erogato a coloro che sono sotto la soglia di povertà solo se dimostrano di essere attivi nella ricerca di un impiego), se inserito, migliorerebbe l’economia italiana, come è già avvenuto in moltissimi paesi, e ridurrebbe il tasso di povertà. Esso permetterebbe inoltre a tutti i cittadini italiani di vivere in condizioni dignitose, come stabilito dall’articolo 36 della nostra costituzione.
Queste e altre argomentazioni portate dalle squadre del del liceo Bertolucci hanno permesso loro di ottenere la vittoria nei dibattiti, e la nostra scuola è risultata prima in classifica. Ma aver vinto i dibattiti passa in secondo piano rispetto alla soddisfazione di aver dibattuto con consapevolezza e rettitudine morale.
Naomi Sacco