“C’è il Buddha in fila indiana
per tutti un’ora d’aria, di gloria
la folla grida un mantra
l’evoluzione inciampa
la scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma”
Così Francesco Gabbani si presenta nuovamente sul palco di Sanremo 2017, in compagnia di un insolito ballerino: una scimmia. Testo orecchiabile e ritmo frenetico: non un semplice “tormentone”. I riferimenti a Shakespeare e la filosofia di Eraclito non passano di certo inosservati. Il “panta rei” greco vuole trasmettere serenità e speranza in un momento buio come la crisi economica che sta coinvolgendo l’europa nell’ultimo decennio. Ma anche un’idea di superficialità, come a dire: fregatene, tutto passa.
“Tutti tuttologi col web, coca dei popoli, oppio dei poveri”: ai giorni nostri le cose veramente importanti sembrano essere i like sui social e la continua ricerca dell’approvazione altrui (“essere o dover essere”), senza indagare profondamente in noi stessi o in veri contenuti.
“Il brano, anche se ha un ritmo accattivante, in realtà è molto serio. Vuole essere una critica all’abitudine contemporanea di noi occidentali di copiare i riti e le discipline orientali come lo yoga senza capirli fino in fondo, un po’ come se fossero mode”, aggiunge l’artista in un’intervista rilasciata a “Sorrisi e Canzoni”.
Inizialmente il titolo della canzone doveva essere “La scimmia balla” ma sembrava troppo banale e infantile, perciò alla fine Gabbani ha optato per “Occidentali’s Karma”. Però la scimmia se l’è portata sul palco. Dietro le sembianze dello strano animale si nasconde Filippo Ranaldi, 28enne noto ballerino e coreografo di X Factor, che insieme a Francesco ha creato un balletto ispirato ai movimenti di Lucio Dalla in “Attenti al lupo”.
Perché piace Gabbani?
Semplice! Con questa canzone ci ha strappato un sorriso e ammettiamolo… tutti l’abbiamo ballata almeno una volta!
Anche al Liceo Attilio Bertolucci il flash mob di Carnevale accompagnato dal ritmo di Occidentali’s Karma, ha coinvolto non solo gran parte degli studenti, ma anche alcuni professori con grande voglia di scatenarsi.
È cominciato tutto ad un incontro del LAB Magazine. Inizialmente doveva trattarsi di un semplice video con una scimmia come protagonista, ma “le parole circolano” e questa è diventata una vera e propria “questione d’istituto”. Durante l’intervallo i giovani giornalisti hanno fatto partire la canzone e un gruppo di ragazze ha cominciato a ballare la coreografia creata da una studentessa di 1D (la “scimmia” con la tuta rosa a sinistra). E più la canzone andava avanti più studenti si univano al ballo. Insomma, una vera e propria pazzia che, probabilmente, resterà nella storia del Liceo.
Ciarletta Jessica e Naso Alessia