Lupus in fabula

“La favola ha una sua realtà, una sua tragicità; gli animali sono la personificazione degli umani e dei loro vizi e virtù. Anche nella società odierna.”.

Christian Stocchi, su richiesta dell’editore Einaudi, ha voluto calare nel mondo iperconnesso di oggi gli eterni animali protagonisti delle favole di ieri e di oggi. Il libro Favole in wi-fi , presentato il 29 gennaio alla libreria Feltrinelli di via Farini davanti ad un folto pubblico di tutte le età, si propone di far riflettere bambini e lettori adulti sulle problematiche del mondo moderno, sui rischi della dipendenza dai social o sulla inattendibilità di certe notizie che girano sul web.

E allora volpi, gatti, lupi e oche animano le pagine, arricchite da vivaci illustrazioni, diventano i protagonisti delle favole. Ne è l’esempio, la favola dell’OCA AMATA DA TUTTI.

Un’oca desiderava essere amata da tutti; così sui social network concedeva con facilità l’amicizia a conoscenti e sconosciuti: topi e gatti, elefanti e zanzare, pecore e lupi, eroi, ladri e truffatori.

Un giorno il padrone dovette sostituire il suo cane da guardia, ormai invecchiato e inadatto a quell’incarico. Pensò allora di affidare l’incarico all’oca, dal momento che fin dall’antichità questi animali si erano dimostrati ottimi guardiani. Subito però si ricredette: -Come posso fidarmi di un soggetto, che è amico, insieme, di chi vorrebbe proteggere e di chi dovrebbe combattere?Così quell’oca non trovò più lavoro e vagò per anni solitaria per il mondo: nessuno di quei presunti amici le venne in soccorso. Trovò conforto solo nelle oche che si erano comportate come lei. – Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei, – le disse un giorno un pappagallo, che ripeteva i proverbi degli uomini.-Hai ragione, – rispose l’oca, – e io l’ho capito troppo tardi; così invece di finire nella leggenda, come le oche del Campidoglio, finirò dritta in pentola, rosolata come tutte quelle sciocche delle mie amiche.

Con la  tweet-favola Vacanza di una rondine – Una rondine in vacanza postava ogni ora foto su facebook per i suoi 1000 “amici” tra cui una gazza ladra. Tornata, trovò il nido svuotato – l’autore ha voluto evidenziare il danno che possiamo subire twittando o postando foto dei luoghi in cui ci troviamo: è un modo per comunicare anche a falsi amici questioni personali, come accaduto a Belen, che ha trovato la villa svaligiata al ritorno da una vacanza da sogno.

Come suggerisce il libro, ‘oltre a non accettare le caramelle dagli sconosciuti, è meglio rifiutare i biscotti da Internet o, almeno, mangiarli con giudizio.’

 

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