Re(ad)cycling

Più e più volte abbiamo sentito parlare di riciclaggio e di come questa piccola azione quotidiana può aiutare noi e gli altri, ma questi discorsi più o meno sempre uguali si sono sempre fermati a plastica, carta e umido, quando invece potremmo riciclare qualsiasi cosa.

Ne è la prova Josè Alberto Gutterrez, che in un quartiere periferico di Bogotà, Colombia, ha aperto nello scantinato di casa propria una biblioteca destinata a tutti nei weekend.

Ogni giorno gira per la città, guardando nei cassonetti e negli angoli più remoti di Bogotà, in cerca di nuovi libri che possano distrarre dalla povertà e dalla vita difficile i bambini del quartiere.

“Le persone buttano via tantissimi libri, quasi la maggior parte di quelli che comprano nuovi. Ovviamente questo non è giusto, e la verità è che io non voglio prenderli tutti, ma cerco di recuperarne almeno 50/60 al giorno.”

E’ quindici anni ormai che Josè cerca di coltivare l’immaginazione di questi bambini con i libri, e 20.000 volumi sono quelli raccolti fino ad oggi : “Il primo libro che ho trovato è stato Anna Karenina, di Tolstoj” racconta all’intervistatore, “lo ho trovato in un cassonetto e sembrava quasi nuovo, così mi è venuta l’idea.”. Dal quel momento ha collezionato libri su libri, fino a riempire del tutto ogni stanza della casa.

“Io e la mia famiglia abbiamo deciso di rendere il sottoscala e lo scantinato una biblioteca  per i bambini. E’ così diventata una luogo della comunità e la abbiamo nominata STRENGHT OF WORLD( la forza del mondo)”

La speranza che dona questa biblioteca ai bambini è immensa, poichè nasce nel sud della città, in cui crescere vede più privazioni e ostacoli che agevolazioni, e il potere dei libri di perdersi  in un mondo diverso dalla realtà, è la cosa che più può aiutarli a crescere in modo felice.

Vedere questi bambini uscire da un semplice seminterrato con un sorriso così grande è una gioia indescrivibile, e i bambini non nascondono questa felicità: “Sono Hillary e ho nove anni. Quando la biblioteca  è stata aperta ero molto felice  perchè finalmente potevo leggere i libri. A casa mia i libri arrivano molto raramente e io non vedevo l’ora di vedere i libri e di imparare cose nuove.”.

Ora che è riuscito a raggiungere il suo obbiettivo in città, Josè,  vorrebbe ampliare questo metodo di salvataggio anche alle cittadine nei dintorni, per questo si è già messo all’opera mandando centinaia di libri in viaggio nei territori colombiani.

“Penso che noi siamo semplicemente un ponte tra le persone che hanno i libri e quelle che non hanno niente.”

Adele Spina

 

 

 

 

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