Un nuovo e inimitabile architetto: la natura.

Dimenticatevi ogni maestosa cattedrale, dai diversi stili : gotico, rinascimentale, romanico… e iniziate ad abituare il vostro occhio ad un’altra forma di arte : l’architettura proposta da Madre Natura con le cosiddette “cattedrali vegetali”.

La caratteristica principale di una “cattedrale vegetale” è di essere composta solo da alberi. Esse sono la chiave per ricongiungere e riparare il rapporto tra uomo, natura e religione. “L’intento è superare l’opposizione tra cultura e natura, lasciando che l’opera umana si integri nel ciclo naturale di crescita e disfacimento”, si legge nel sito che presenta la cattedrale situata nel Parco delle Orobie, in provincia di Bergamo, visitata ogni anno da migliaia di persone.

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Quest’idea particolarissima è venuta in mente all’artista di “Art in nature” Giuliano Mauri.

“La Cattedrale è qualche cosa di diverso da un’opera architettonica, religiosa o estetica, oppure forse è tutto ciò ma anche qualcosa di più. La struttura serve a custodire e guidare la crescita di ottanta alberi e questo è il vero scopo dell’artificio. I rami di potatura sono congiunti, in quest’opera, in veri e propri pilastri che si sollevano fino a dodici metri incurvandosi in alto poi, ad ogiva, per altri tre metri. I pilastri disposti a coppie disegnano delle arcate come volte di una navata gotica” si legge sul sito dedicato all’artista riguardo alla cattedrale in Val Sella (Trento).

Ben 108 querce saranno adoperate per la costruzione di una terza “cattedrale vegetale”, sulla riva sinistra dell’Adda, a Lodi. Il progetto tanto sognato da Mauri (scomparso nel 2009) prevede 5 navate ed è un peccato che il padre non potrà assistere alla nascita di un’altra sua creatura.

Garripoli Luisa

 

 

 

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