Orizzonte BREXIT. I visti, la sterlina debole e i servizi aeroportuali. Con l’uscita dall’Europa della Gran Bretagna, cambierà il modo di viaggiare e circolare in questo Paese così amato dagli italiani?
Lo sappiamo, è ufficiale: la Gran Bretagna ha deciso per l’uscita dall’Unione Europea. Le reazioni e le conseguenze a lungo termine, sono ancora da valutare ed esaminare. Molti potrebbero essere in queste ore gli interrogativi per chi è in procinto di partire per questo Paese o sta organizzando un viaggio.
Per quanto riguarda l’autunno 2016 e gli italiani che desiderano trascorrere del tempo nel Regno Unito, è necessario dire che la Gran Bretagna, storicamente, è sempre stata permissiva a livello di ingressi da parte degli stranieri e non ha mai aderito alle regole dell’UE in questo ambito. Ne ha però da subito adottato i punti principali. Infatti, per entrare in territorio britannico è sufficiente la Carta d’identità (o il Passaporto), valida per tutta la durata del soggiorno. Se l’uscita dall’Unione Europea del Paese comporterà l’introduzione di Visti per l’ingresso in Gran Bretagna degli italiani e di tutti gli altri stranieri, con conseguente complicazione burocratica e un probabile allungamento dei tempi di attesa aeroportuali, è un’ipotesi data come altamente probabile dagli esperti di settore,ma non nell’immediato.
L’uscita vera e propria non avrà comunque tempi brevi: il trattato di Lisbona che regolamenta i rapporti tra i Paesi UE prescrive che, dopo l’esito del referendum, inizi un processo di negoziazione che dovrà terminare con un nuovo accordo tra l’UE e l’ex membro: il trattato sarà veramente decaduto a partire dalla data del nuovo accordo o entro due anni dalla notifica della EXIT. Probabilmente si arriverà a una decisione basata sulla reciprocità: se l’Ue chiederà in futuro ai “Britons” di viaggiare in Europa con visto e passaporto, Londra farà lo stesso con i visitatori “overseas”, per esmpio. Ma le questioni aperte sono davvero tante: e se dopo la BREXIT, Scozia o Nord Irlanda , aumentassero la spinta per separarsi dalla Gran Bretagna, e rimanessero da sole nello spazio UE? Oppure: Eire e Gran Bretagna permettono sempre di viaggiare tra i loro due territori. Cosa accadrebbe qualora i due paesi si ritrovassero dalle parti opposte del confine UE? Morale: viaggiare in quello che i geografi chiamano Arcipelago britannico, e che si estende dalla Gran Bretagna all’Irlanda, potrebbe diventare una sorta di gara a ostacoli.
Ferrari Pietro