Basta la giusta alchimia per fare una magia: ciò che si vede sono gli archi, i fiati, le percussioni, la bacchetta del direttore; dietro vi sono l’ impegno, la dedizione, il sacrificio, la passione. Un’ orchestra all’ apparenza, una famiglia nella realtà.
I ragazzi del Liceo Musicale sono stati, come sempre, all’ altezza delle aspettative del pubblico. Il concerto di fine anno, il 10 giugno, svoltosi per la prima volta all’ Auditorium Paganini, ha visto la partecipazione di tutte le classi del Liceo Musicale e, dall’ altro lato, un quasi “tutto esaurito” nella platea. Una prima edizione da brividi.
E sono proprio i brividi la prima sensazione che si prova quando i crini di cavallo scivolano sulle corde degli archi, l’ aria scorre nei fori dei fiati e le membrane delle percussioni vibrano al colpo di chi le percuote. Allo stesso modo il coro, le voci soliste, la chitarra elettrica, il pianoforte, mantengono lo sguardo del pubblico fisso su di loro, un pubblico incapace di pensare ad altro, di distrarsi dalla magia del momento. L’ attimo di silenzio che precede l’ inizio dell’ esibizione si contrappone all’ immenso applauso che ne sancisce il termine; ed è proprio in un alternarsi di attimi di silenzio, musica e applausi che il concerto si realizza.
Presentati della prof.ssa Riccarda Folloni, insegnante di Storia della Musica, i ragazzi del Liceo Musicale hanno eseguito brani di ogni genere, spaziando da Mozart a Morricone. Grande la partecipazione sia durante l’ esibizione delle due Wind Band ( maestri Spaggiari e Franceschini), che hanno proposto medley di canzoni latine, alcune danze tipiche ebraiche, e la celebre «Over the rainbow»; sia durante la solenne esibizione della Strings Orchestra (M° Pinto) e dell’Orchestra Sinfonica del Bertolucci ( M°Franceschini) , composta dagli alunni più meritevoli della scuola.
Particolarmente coinvolgente è stata l’ esecuzione della “Prima Fantasia” Op. 2, composta da Riccardo Rossi, alunno della classe Quinta. Profondamente apprezzato dal pubblico è stato anche il Young Stiks Ensemble (percussioni, M° Catino) che, con la partecipazione della voce solista Asia Marcassa, ha eseguito brani di Morricone e la frizzante Bertolucci Swing Band ( M° Creola) in un grandioso finale all’insegna della parola “Freedom”, da “Sacred Concert” di Duke Ellington.
Tanti applausi, tanta soddisfazione, sia per gli studenti che per i professori del Liceo Musicale: lo si può percepire dai sorrisi, dagli inchini e dagli sguardi. Forse c’è anche un po’ di nostalgia da parte dei ragazzi di quinta, consapevoli di non poter più partecipare al concerto di fine anno del Bertolucci.
Una cosa è certa: di qualunque classe siano, i ragazzi del Musicale sanno fare magie.
Lara Piemontese