UN MODO DIVERSO DI STUDIARE LA STORIA

Ero e scopertina_2 rono convinto che siamo ciò che ricordiamo, meno ricordiamo meno siamo.”                                                                  Carlos Ruiz Zafon

Questo hanno fatto i ragazzi della 2A grazie al progetto Erasmus +: hanno ricordato gli orrori della Seconda guerra mondiale, hanno compreso le conseguenze che da essa scaturiscono, hanno provato in prima persona il dolore di tante vite passate, hanno sentito la loro pelle percorsa da brividi  provandoo mille emozioni nel sentire le parole piene di dolore e di nostalgia dei sopravvissuti, pted2ersone che hanno visto con i loro stessi occhi le vite dei loro parenti e amici portate via dalla guerra e dalla morte.


Today we make tomorrow through yesterday”.

E’ il titolo del progetto Erasmus della 2A in scambio culturale con i loro compagni tedeschi della scuola di Friedberg. Un progetto che è servito a ricordare la guerra del secolo scorso, a studiare la storia senza i libri e i professori.

Per l’appunto “un modo diverso di studiare la storia”. Perché diverso? Perché gli studenti hanno messo piede su luoghi dove sono stati commessi gravi crimini contro l’umanità, come per esempio il campo di concentramento di Dachau, in Germania o le vie del centro storico di Parma, le strade della città di Monaco, le verdi colline di Sant’Anna dove si
è consumato un triste eccidio.logo paolo

Hanno avuto la possibilità di ascoltare le testimonianze di persone che hanno vissuto nella paura della guerra, ognuno con dietro un’incredibile storia.

Questo progetto non è solo servito a ricordare il conflitto mondiale, ma è stato importante per la formazione di questi studenti, sia dal punto di vista culturale sia dal punto di vista civico e umano: con l’aiuto dei professori, si sono impegnati nella realizzazione di una nuova carta della pace per ribadire ancora una volta i diritti che sono stati negati in passato, ma che ancora oggi vengono violati.

Noi studenti siamo la nuova generazione e credo sia nostro dovere ricordare gli errori dei nostri padri e non solo del conflitto mondiale, ma di tutte le guerre avvenute nei secoli e imparare da essi, per creare un futuro di opportunità ed eguaglianza per tutti.

Infatti solo ricordando possiamo essere chi siamo.

Nur Aldujelly

TG3

Intervista ai ragazzi della 2a di ritorno dalla Marcia della Pace di Assisi

 

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