Ma che inverno è ?

Foto Ansa

Ordinari rallentamenti sul passo dello Stelvio causa neve?

Niente di tutto questo: l’immagine allegata arriva direttamente dalla parte opposta dello Stivale, dalla Calabria. Difficile da credere, ma vero: mentre sulle Alpi ci sono cannoni che giorno e notte sparano neve artificiale, sull’A3, in provincia di Cosenza, una fitta nevicata trasforma le strade in trappole di ghiaccio, mandando in tilt la circolazione. Che strano inverno: nevica dove solitamente si fa il bagno e splende il sole dove invece si scia.

E questa è solo l’ultima delle tante “pazzie meteo” che ci stanno accompagnando in questo inverno 2015/2016.

Con l’anno nuovo ci siamo lasciati alle spalle un periodo “nero” dal punto di vista meteo-climatico: la persistenza anomala di un “potente” anticiclone e l’assenza di piogge hanno infatti causato un aumento vertiginoso delle sostanze inquinanti nell’aria delle nostre città (Parma compresa), attanagliate tra novembre e dicembre da una nebbia pesante e irrespirabile, e una forte siccità, ben visibile dalla secca del fiume Po, abituati a osservare solo a Ferragosto. Ecco come si presenta in questi giorni il “Grande” Fiume – ahimè l’aggettivo deve essere accompagnato dalle virgolette –,

 

come si presentava nell’agosto della scorsa estate

e come invece si dovrebbe presentare ora.

My beautiful picture

Anche in questo caso, difficile da credere (e da vedere), ma vero: dunque non resta che sperare nei prossimi mesi. Intanto noi, fiduciosi che la situazione possa cambiare e in parte risolversi, sentiamoci responsabili di questo stravolgimento climatico e consideriamoci i destinatari di questi segnali che la nostra Terra ci sta inviando: il sospetto è che ci voglia far capire che dobbiamo curarla da quella malattia che noi stessi le abbiamo causato.

Mattia Sansone, 3^E

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