È nata per beffa del mondo, questa bambina
che salta senza galosce nel fango e si lascia
infradiciare dal pianto del cielo.
Zampetta quieta per una stradina
verso il campo di grano del nonno
e due lupi meschini la inseguono, a passo svelto
nelle fronde.
È fredda come sangue
e spensierata come un corpo morto nel sonno
e coglie noncurante le margherite.
La pelle da fanciulla le macchia di rosso le guance
e di viola i lividi delle assidue cadute.
Ma la bambina ancora non conosce
la vergogna dell’avere un corpo macchiato
non conosce odori diversi dal grembo materno
sapori diversi dal latte
non conosce strade, o città
non conosce legge, o pudore
non ha paura della morte.
Cammina mansueta su una collina
che si affaccia sul campo di grano
una siepe sussurra parole ovattate
ma lei non conosce i rumori.
I due lupi meschini l’assaltano
e la ragazza corre nel prato
non conosce arma, non conosce peccato
e l’istinto di puerile candore
la costringe a scappare.
Per ascoltare la poesia https://on.soundcloud.com/BTrQ8
Martina Alberci 5E // scirxppo