Facciamo chiarezza: stem, emancipazione, gender equality

Per scienza intendiamo l’insieme delle discipline fondate sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo o aventi come oggetto la natura. Quando parliamo di questa ampia materia comprendiamo non solo la chimica, la biologia come spesso si pensa ma anche la matematica e le scienze sociali ed empiriche. Collegandoci a questa definizione, caratterizziamo come discipline Stem (Science Technology engineering and mathematics) tutte le materie legate all’ambito scientifico tecnologico e i relativi campi di studio.

LAUREE STEM AL FEMMINILE   

Un rapporto effettuato in Italia nel 2020 dimostra che il 36,8% degli uomini (più di 1 su 3) è laureato in materie Stem. Al contrario per quanto riguarda il sesso femminile le lauree sono pari al 17% (appena 1 donna su 6). Un dato relativamente confortante è dato dal fatto che questa percentuale sia aumentata notevolmente negli anni recenti, anche grazie alla crisi pandemica che ha riportato le ricerche scientifiche tra le maggiori priorità. Attraverso il PNRR (piano nazionale ricerca e resilienza) l’Italia fornisce infatti borse di studio per questo tipo di materie allo scopo di diminuire il notevole divario tra i due sessi.

SCIENZA STEM PER LA GENDER EQUALITY  

La maggior partecipazione delle donne in quest’area di studi porterebbe oltre che a uno sviluppo nell’ambito della ricerca, un vero e proprio progresso nella loro “condizione sociale”. “Le Stem danno alle donne superpoteri” afferma Ersilia Vaudo ( Chief diversity officer dell’agenzia spaziale europea). Uno di questi è sicuramente la consapevolezza di un’emancipazione. 

Queste materie garantiscono infatti una maggiore indipendenza soprattutto negli Stati in cui l’obiettivo di una parità di genere è molto lontano. Per questo motivo le Stem possono essere la via giusta per scardinare il pregiudizio che vede il mondo scientifico come prerogativa degli uomini.

SCIENZIATE DI OGGI

Una tra le donne contemporanee che rappresenta al meglio le conoscenze Stem, non Solo in Italia ma anche all’estero, è Fabiola Gianotti.  Nata nel 1960 a Roma e laureata in fisica subnucleare, Fabiola Gianotti è la prima donna a dirigere il Cern di Ginevra, il più grande laboratorio scientifico al mondo. Il suo aiuto è stato fondamentale per la scoperta del bosone di Higgs e molte innovazioni in ambito fisico e atomico. Altre figure fondamentali relative alla scienza sono l’astronauta Samantha Cristoforetti, l’etologa Jane Goodall, l’astrofisica Jocelyn Bell, La biologa molecolare Carol Greider e molte altre.

Lasciamoci ispirare dalle parole della dottoressa Gianotti:  “La conoscenza come l’arte, è un bene che appartiene all’umanità”. 

Bianca Agnetti 2F

Fonti: La Repubblica (edizione 30 novembre 2020), Istat, il Corriere della Sera.

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