Dal restauro una nuova vita …sorridente

In onore del settecentenario della morte di Dante, all’interno del complesso della Pilotta è stato presentato il restauro di una copia manoscritta della Divina Commedia, risalente al 1340. Noi ragazzi della classe 4C del liceo Bertolucci abbiamo avuto la possibilità di ammirarlo in Palatina  prima dell’esposizione  nella mostra Uno splendor mi squarciò ‘l velo- Dante illustrato dal codice 3285 a Scaramuzza, inaugurata il 20 novembre presso il salone delle Scuderie.

In seguito a questa visita abbiamo deciso di lasciarci guidare dallo stupore che l’arte ci aveva trasmesso,  per spaziare con la fantasia e dare vita alla nostra immaginazione…

Una forte scossa, voci, rumori strani spezzarono  un silenzio secolare. Dopo anni di solitudine e polvere un bagliore improvviso squarciò il buio.
Rotoli di papiro, pennelli ed inchiostri apparvero ai miei occhi, ancora socchiusi. La forte luce mi destabilizzò a causa del lungo tempo passato rinchiusa all’interno di queste pagine, ormai polverose e sciupate.
Una mano iniziò a spennellare il mio viso con colori dorati e vivaci; io, miniatura trecentesca di uno dei più importanti codici della Divina Commedia, risalente a circa 15 anni dopo la morte di Dante, tornavo a sorridere, luminosa e splendente.

Ma, che solletico quel pennellino! Il risultato però è meglio di un lifting, tutti possono tornare ad ammirarmi stupiti dal mio nuovo fascino. Il restauro è riuscito a riportare in vita le mie sfumature e le mie particolarità, insieme a tutte quelle delle altre pagine del manoscritto. Mi hanno posizionato su un alto leggio, non più negli scaffali polverosi dove venivo dimenticata, esposta all’interno della Biblioteca Palatina, in particolare nella Galleria del Petitot, all’interno del complesso della Pilotta.
Noi miniature siamo considerate piccole opere d’arte preziose ed uniche, decorate con precisione e dedizione da miniatori che nel corso della storia hanno dedicato parecchio tempo per la nostra realizzazione. Arricchiamo con le nostre immagini colorate i manoscritti antichi, tra cui anche questo codice dantesco, impreziosito da scene simboliche tratte da Inferno, Purgatorio e Paradiso: non solo decorazioni, quanto mai accurate, ma visualizzazione di messaggi e spunti di riflessione per il lettore.
Grazie alla mostra  tutti i visitatori possono avere l’onore di ammirare pezzi unici  quali sono i manoscritti miniati, in cui alla cura dell’amanuense si aggiunge la precisione ed il colore delle pennellate: sono orgogliosa di  tornare a ‘far ridere le carte’ – come afferma Oderisi da Gubbio (Purg. XI, v 82)- anche nel XXI secolo!

Chiara Camorali, Rosa Ferri, Giulia Mora e Caterina Biacca, classe 4C liceo Bertolucci.

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