Ieri mattina, mentre tornavo a casa da scuola, dopo essermi fermata un attimo a leggere le ultime notizie, mi sono venute in mente una serie di citazioni letterarie che, con una specie di effetto domino, potevano costituire il commento ideale a quanto succede intorno a noi. D’altra parte la letteratura è il mio mestiere. Partivo da qualche titolo delle commedie pirandelliane, passavo al paradosso di Berkeley, poi arrivavo alla prolusione di Foscolo all’Università di Pavia attraversando Guicciardini.
Ho deciso di risparmiarvi tutto questo e di arrivare ad una estrema sintesi, prima di darmi ad un baking compulsivo che ha occupato il mio pomeriggio, e con risultati alterni devo ammettere. Guicciardini, Ricordo 141. Non vi maravigliate che non si sappino le cose delle età passate, non quelle che si fanno nelle provincie o luoghi lontani: perché, se considerate bene, non s’ha vera notizia delle presenti, non di quelle che giornalmente si fanno in una medesima città; e spesso tra ‘l palazzo e la piazza è una nebbia sì folta o uno muro così grosso che, non vi penetrando l’occhio degli uomini, tanto sa el popolo di quello che fa chi governa o della ragione perché lo fa, quanto delle cose che fanno in India. E però si empie facilmente el mondo di opinioni erronee e vane.
Illuminante e acuto come al solito. Passo ad atmosfere più rilassate.
Per il baking estremo niente di meglio delle ricette di Nadiya, la chef che ha vinto il British Bake Off qualche anno fa e che spesso compare nelle serie televisive inglesi dedicate alla cucina così come su Netflix. Niente di meglio in quanto sono le più ricche di zuccheri, creme e burro che potete immaginare, però anche estremamente gratificanti nella vista, nel gusto e nella preparazione perché spesso richiedono degli impasti la cui lavorazione, si sa, è uno degli antistress preferiti del momento. Nadiya ripete spesso che il baking è il suo happy place. La cosa mi ha sempre fatto sorridere, ma la convinzione con cui lo afferma, il suo viso sorridente, i colori della sua cucina e dei suoi dolci mettono davvero buonumore.
Quindi, embrace yourselves, si parte per la mia baking extravaganza di fine aprile. Tre dolci, tutti insieme, due appunto da Nadiya e uno suggerito da un’amica. Due perfetti anche a chi soffre di celiachia e dedicati quindi a Maria, uno in particolare adatto anche a chi problemi di colesterolo. Quest’ultimo è per la mia amica Nella che l’altro giorno, incontrandomi, mi ha detto che abbiamo bisogno di good vibes. Come ha ragione. Al momento non ho modo migliore di procuramele se non attraverso un pomeriggio trascorso insieme al mio forno.
Qualche commento perché si tratta di opere prime che richiederanno in futuro una revisione. La torta con la farina di ceci, questa la ricetta pensata per chi vuole evitare farina di frumento, uova e burro, è gustosa ma conserva ovviamente il sapore intenso dei ceci e avrebbe richiesto una tortiera di diametro inferiore, diciamo 20 cm, per ottenere un risultato migliore. Il dolce al cioccolato, invece, avrebbe dovuto essere tolto prima dal forno per ottenere l’effetto fondant, come Nadiya aveva ammonito. Invece io ho allungato di un minuto la cottura e l’ho lasciato nel forno, quindi niente effetto fondant, ma benissimo come cioccolatini. Nessun problema per gli amaretti che risultano nei loro pirottini colorati molto carini nella presentazione e ottimi come dolcetti insieme al caffè o al tè. Veramente deliziosi. Nel complesso, soddisfatta. Domani ritorno alla letteratura, non meno gratificante della pasticceria. Si parva licet.
Fondant al cioccolato
Ingredienti
100 g cioccolato fondente
100 g burro
2 uova intere più 4 tuorli
120 g zucchero
100 g farina
cacao amaro in polvere q.b.
Preparazione
Spennellare una teglia di 24 cm con il burro e ricoprirla di cacao amaro. Fondere il cioccolato insieme al burro a bagnomaria, intanto montare con le fruste elettriche le uova e lo zucchero. Incorporare il cioccolato fuso allo zabaione e poi aggiungere la farina. Mescolare bene e mettere in forno caldo a 180° per non più di 16 minuti. Estrarre subito la teglia dal forno perché l’interno deve restare cremoso.
Torta con la farina di ceci
Ingredienti
200 g farina di ceci
20 g cacao amaro
70 g zucchero
7 g lievito
250 ml acqua
60 g olio di semi
Preparazione
Mescolare con le fruste a mano la farina e l’acqua, aggiungere zucchero, cacao setacciato, olio, lievito e mescolare bene. A piacere potete aggiungere zenzero grattuggiato o scorze d’arancia.
Teglia di 20 cm, forno caldo a 180° per 35 minuti.
Amaretti con lamponi
Ingredienti
340 g farina di mandorle
1 fialetta di estratto di mandorle
340 g zucchero
4 albumi
zucchero a velo
lamponi freschi
Preparazione
Montare a neve gli albumi, aggiungere lo zucchero e mescolare delicatamente dal basso verso l’alto con un cucchiaio (non usare frusta o spatola perché spezzano gli albumi montati). Aggiungere la farina di mandorle e l’estratto. Bagnatevi le mani, prelevate una quantità di impasto pari a una cucchiaiata, schiacciatelo in modo da mettere al centro un lampone e poi richiudetelo formando una pallottola che passerete in abbondante zucchero a velo. L’impasto dovrebbe consentirvi di formare circa 20 amaretti. Mettere su placca da forno ricoperta di carta e infornare a 190° per 12-15 minuti.