Un anno fa si è spenta Madeline, una ragazza di ventuno anni, allegra, solare, con tanta voglia di vivere e aiutare il prossimo.
Madeline Mora Ramirez è deceduta esattamente un anno fa, in seguito ad un duplice incidente stradale, lungo l’autostrada A1.
L’auto sulla quale viaggiava, insieme ad altri amici, era uscita di strada. Tuttavia il conducente, rimasto gravemente ferito, era riuscito a far uscire gli amici dalla macchina, appena prima che questa prendesse fuoco. Purtroppo però, mentre si allontanava dall’auto in fiamme, Madeline è stata investita da un 57enne, positivo al test antidroga, che ha tentato inutilmente di sfuggire alle autorità.
Madeline non era una ragazza comune: nelle sue vene scorrevano gioia e amore. Di questo, anche la sua calligrafia è una prova: lei sostituiva ogni punto con un piccolissimo cuoricino. Infatti, mettendosi al servizio degli altri insegnava, senza parlare, l’importanza del gesto più semplice e, al tempo stesso, meno banale che un essere umano possa donare ad un suo simile: un sorriso. Con questi piccoli regali, Madeline illuminava le giornate di tutti, perché il suo sorriso era davvero contagioso.
Perciò, per dimostrare che aveva ragione nel credere che non esista una fine, nemmeno alla vita, è giusto tenere vivo il suo ricordo, coronandolo dei suoi, tanto amati, piccoli cuoricini. Ed io la voglio ricordare così: sorridente, mentre balla spensierata, invogliando chiunque a seguire il suo ritmo o, semplicemente, a sorridere con lei.
Alessia Naso
