Il verde di Hayao Miyazaki

Avete mai visto un film d’animazione giapponese? Se la risposta è, sfortunatamente, no, vi consiglio di iniziare con quelli del regista e produttore cinematografico Hayao Miyazaki (fondatore dello Studio Ghibli, che ha prodotto innumerevoli lungometraggi), approfittando del fatto che il 1° febbraio hanno fatto il loro debutto su Netflix.

Una scena tratta da "Il castello errante di Howl"
Una scena tratta da “Il castello errante di Howl”

Così come raffigurato in diversi film del regista giapponese, il nostro pianeta sarebbe completamente diverso se non ci fosse un così pervasivo inquinamento. Possiamo comunque cercare di ridurlo e vedremo un mondo avvicinarsi sempre più a come lo sogna e disegna Miyazaki.

Altro punto forte del regista è l’armonia che si instaura nel rapporto tra l’uomo e l’ambiente circostante. La giovane Sophie, ragazza trasformata in nonnina, protagonista de “Il castello errante di Howl”, si ritrova in un luogo incontaminato; verde, azzurro, smeraldo e bianco; il rumore del vento, il fruscio delle foglie, lo scroscio dell’acqua. Certe volte non ci rendiamo conto di quanto tutto questo ci influenzi, neanche ora che sta arrivando sempre più mite la primavera. Provate a rievocare quella giornata di inizio marzo o fine febbraio, quando uscite da scuola o da lavoro e il sole vi abbraccia non appena incontrate l’aria frizzante, accogliendovi nel primo pomeriggio. Non è rassicurante? E’ questa la sensazione che prova Sophie ed è facile immedesimarvisi.

Si intravede il pensiero di Miyazaki – strettamente legato alla cultura giapponese – secondo cui la natura rappresenta un aspetto del sacro. giappo-culturaFermiamoci un attimo e riflettiamo. Essa è un continuo movimento, è in trasformazione senza una fine. Dai rigogliosi alberi alle rocce inanimate, essa non è mai ferma: è viva. Secondo lo Shintoismo, infatti, la natura è animata: monti, piante, fiumi – per l’appunto – possiedono un’anima, i kami.

Non sempre è facile comprendere civiltà così lontane dalla nostra – geograficamente e culturalmente –  , ma attraverso un film diventa divertente e possiamo comprendere anche quanto possa essere interessante. Non giudicate negativamente qualcosa solo perché è nuovo e diverso, può rivelarsi una sorpresa inaspettata.

 

Marianna Massari 2^E

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