Quindici ragazzi delle classi terze sono arrivati, grazie al progetto PON “Ready.. Steady.. Go Europe”, in Irlanda, dove trascorreranno tre settimane con le loro host families. Durante questo periodo visiteranno l’iconica Guinness Storehouse, m a anche famosi musei, come Chester Beatty Library, National History Museum e National Gallery e importanti città che hanno molto da raccontare, come Belfast, nel Nord Irlanda.
È proprio questa città che simboleggia il cuore del progetto, come rappresentante dell’incontro tra storia e arte, politica e cultura.
Il tour, definito un must per il visitatore di Belfast, attraversa la principale arteria della parte occidentale della città e comprende la visita di: The International Wall, i giardini repubblicani Memorial, molti murales, ognuno con la propria storia, alcuni relativi al conflitto in altre zone del mondo e termina al cimitero di Milltown dove tre degli scioperanti della fame deceduti nel 1981 vengono seppelliti insieme ad altri compagni.
Ad accompagnare l’intero tour è il contrasto tra i murales colorati, in memoria di alcuni volontari morti per salvare la patria, e il cielo grigio: un paesaggio suggestivo che sembra voglia dimostrare il tentativo di risorgere nonostante le guerre e gli attacchi terroristici, che segnano ancora l’animo e il volto di molti cittadini.
Questo tour è una storia vivente fornita da coloro che hanno vissuto il conflitto e contribuito a plasmare l’attuale processo, infatti i ragazzi hanno avuto l’opportunità di incontrare e di essere guidati per le strade di Belfast da due personalità importanti che sono state imprigionate a causa del conflitto britannico-irlandese: Eugene e Robert. Questi ex prigionieri politici all’interno della comunità repubblicana illustrano e forniscono ai ragazzi e alle accompagnatrici, Lucetta Dodi e Maria Chiara Iemmola, una panoramica approfondita della fase più recente del conflitto anglo-irlandese. Visitando diversi siti le guide spiegano sia la storia locale che quella più ampia dell’Irlanda, intrecciando le loro storie personali a ciò che potremmo leggere sui libri o sul web, rendendo la storia coinvolgente, tanto che alcune guance si sono inumidite per la commozione e non solo per la pioggia. Per Eugene e Robert questo progetto è una storia vivente: sono una fonte primaria e un collegamento inestimabile alla fase più recente della lotta.
Questo tour ha consentito ai ragazzi di vedere il conflitto britannico-irlandese da diverse prospettive, imparando molto sulle vite quotidiane di entrambe le comunità: repubblicana e lealista, comprendendo le radici della recente fase del conflitto britannico-irlandese, che influisce ancora sulla vita a Belfast.
Alessia Naso