Visitando Berlino è impossibile ignorare le migliaia di tubature che colorano la città rendendola unica e facendo sorgere spontanea una domanda: a cosa servono?
Berlino, la famosa capitale tedesca che tutti conosciamo per la sua storia a contrasto con le nuove architetture, è una città galleggiante. Essa infatti può essere paragonata ai cereali che ogni mattina mettiamo nel latte. Per far sì che questi rimangano in superficie bisognerebbe rimuovere il liquido che essi assorbono e rimetterlo all’interno della tazza. Ecco, i tubi rosa, viola e azzurri che popolano Berlino hanno appunto il ruolo di mantenere il giusto livello di acqua all’interno del terreno e riportare nel fiume Sprea o nei canali vicini l’acqua in eccesso.
È bizzarro pensare di camminare a poco più di 2 metri da un’immensa quantità di acqua, mentre si sta tranquillamente passeggiando per le vie del centro, ma è così.
I colori dei tubi non sono affatto casuali: infatti circa una ventina di anni fa alcuni psicologi si sono riuniti per decidere che cosa fare di questi tubi, che avevano scatenato parecchie polemiche da parte dei cittadini locali.
Gli psicologi decisero di colorare i tubi con colori chiari, in modo da rilassare le menti stressate dei lavoratori tedeschi e per far alzare gli occhi dal cellulare a bambini e adolescenti, mettendo in contrasto la semplicità dei colori chiari e la complessità dell’architettura tedesca, sia moderna sia antica.
Ancora una volta i tedeschi non hanno sbagliato un colpo, trasformando una polemica locale in un’attrazione turistica, che incuriosisce sempre più persone ogni anno.
Alessia Naso