A volte bisogna “abbassarsi”

Due sono i protagonisti di questa storia: Mason, un bambino a cui è stato diagnosticato solo pochi mesi fa, un Disturbo dello Spettro Autistico e  il barbiere gallese James William che ha tentato inutilmente di tagliargli i capelli per mesi. Ogni volta che il barbiere gli si avvicinava con le forbici, Mason scappava, senza lasciare a James alcuna possibilità di toccargli i capelli. Ma il barbiere gallese non si è dato per vinto e, per molti mesi, ha cercato una soluzione al problema fino ad un’illuminazione: lasciare il bambino a giocare in pace a terra e avvicinarsi a lui per poi tagliargli i capelli. Esperimento riuscito! James è riuscito a tagliare i capelli al piccolo Mason, sdraiandosi per terra e lasciando letteralmente senza parole la madre del bambino, il quale, fino al giorno prima non ne voleva sapere di tagliarseli.

James gioioso ha deciso di postare le foto del suo successo su Facebook, ringraziando i genitori di Mason per avergli concesso il permesso di pubblicare la storia sul social network: “Negli ultimi mesi ho provato qualsiasi cosa pur di riuscire nell’intento, ma avvicinarsi a Mason era veramente impossibile”. “Quando tutto sembrava perduto, mi sono seduto a terra vicino a lui in silenzio e in quel momento ho capito che mi stava dando il permesso di tagliargli i capelli”.

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“Adoro vedere i genitori di Mason contenti delle attenzioni che rivolgo al piccolo”, ha continuato James, “Ma la cosa più bella – ha concluso – è stata quando gli ho chiesto il cinque e lui invece si è gettato tra le mie braccia”.

James rappresenta un bell’esempio di come sia importante qualche volta accettare soluzioni che potrebbero apparirci banali e di come sia importante “abbassarsi” in alcune situazioni.

Luisa Garripoli

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