Leggere o essere libri?

“Non siamo che copertine di libri, il cui unico significato è proteggerli dalla polvere.”

(Fahrenheit 451, Ray Bradbury).

È così che il giorno 8 marzo, immersi nell’atmosfera accogliente del MisterLino in stazione, dominata da una luce calda, la fragranza di caffè e il rumore di pagine sfogliate, i ragazzi – o meglio, gli uomini-libro – della 4 A del liceo Bertolucci hanno incontrato la città e aperto un pomeriggio dedicato ai libri.

Uomini-libro (2)
L’introduzione del moderatore

 

Ma chi sono questi uomini-libro? L’idea che la letteratura possa fare parte di ciascuno di noi è ben rappresentata nel romanzo distopico di Ray Bradbury, Fahrenheit 451. Il regno dei morti, la città dei dimenticati, la valle degli arsi: sì, perché nel romanzo ucronistico di Bradbury di fuoco si parla, e di ribellione al fuoco. Nella società di Fahrenheit leggere è proibito, possedere un libro un reato punito con il fuoco. Ma qualcuno non ci sta e sceglie di continuare a leggere, di farsi bruciare tra i propri libri, insieme a loro: il fuoco è la legge e i suoi esecutori i pompieri. Sopravvissuti alla furia delle fiamme, pochi si salvano e si danno alla resistenza, all’opposizione al regime dispotico. Sono questi ribelli, questi uomini-libro a salutare Montag, il protagonista, dal regno dei morti, dalla città dei dimenticati, dalla valle degli arsi. I ragazzi si sono presi una piccola libertà: riadattando le ultime righe del romanzo hanno introdotto i sei titoli che si sarebbero affrontati.

«Vi piacerebbe, uno di questi giorni, leggere il Cavaliere inesistente di Calvino?»

«Sono io il Cavaliere inesistente di Calvino.»

«Volete leggere L’ombra del vento ? Ecco qui, lui è L’ombra del vento.»

«Voglio presentarvi anche Umberto Eco, autore del Nome della rosa ! E quest’altro è Se una notte d’inverno un viaggiatore di Calvino; questa è  La bambina che salvava i libri  di Zusak, e quello lì è Inkheart, cuore di inchiostro».

I libri in gara
I libri in gara

Proprio da Fahrenheit 451 proviene l’idea che tutti potremmo essere uomini-libro: è interessante pensare che gli uomini possano diventare libri e che i libri possano incarnarsi negli uomini. E dato che l’attività è tenuta dai libri, parla di libri ed è volta a presentare libri, gli studenti hanno pensato che il tema del loro incontro dovesse essere “Storie di libri”: la letteratura che parla di sé, i libri che raccontano di altri libri. I sei romanzi presentati tentano in diversi modi, con stili e materia alquanto differenti di indagare il rapporto tra realtà e letteratura; quanto c’è di reale nei libri e quanto i libri ineriscano alla realtà; quanto del mondo esterno può essere riconosciuto nella letteratura e quanto la letteratura possa fornirci modelli interpretativi del reale.

Le fasi della sfida tra libri
Le fasi della sfida tra libri

Dopo l’introduzione inizia la vera sfida. Gli uomini-libro si preparano: tre sfide a coppie decretano la terna di libri che accedono direttamente alle semifinali; i ragazzi si presentano come autori, libri o personaggi, introducendo fin da subito il pubblico alle realtà che i testi narrano. Dei tre libri che non passano il turno, solo uno si salva, quello che riesce più convincente al pubblico. I quattro libri rimasti, tutti potenziali finalisti, si sfidano a coppie rispondendo a domande di interpretazione e analisi dei romanzi: i due più votati affrontano la finale. Per l’ultima fase è riservato uno scontro all’ultima citazione. Mentre si attende il risultato che decreta il libro vincitore, si ascolta un breve scorcio di lettura dai libri non finalisti, qualche ultima parola perché non siano dimenticati.

 

Votazione al termine di una delle fasi
Votazione al termine di una delle fasi

La finale è combattuta, ma il pubblico sceglie di essere  La bambina che salvava i libri, “un inno alla vita narrato dalla morte stessa” , come ha affermato una delle ragazze che ha rappresentato il romanzo.

Virginia Alberini, Luca Cantoni, Giorgia Montis 4 A

Locandina dell'evento
Locandina dell’evento

 

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