Quando otto anni fa il distaccamento del liceo Marconi è diventato ufficialmente il Quarto Liceo Scientifico, l’esiguo staff degli insegnanti – un collegio docenti che sembrava più un consiglio di classe – si è guardato negli occhi e si è chiesto : -E adesso? Che si fa ora? –
Sì, perché fondare una scuola non è così semplice.
Beh, intanto un preside l’avevamo. Non un reggente, ma un preside in carne e ossa, sempre presente. Un vulcano latente di idee e intelligenza, pronto ad esplodere, come avremmo imparato da lì a poco.
Poi c’eravamo noi e i ragazzi, pochi ma buoni.
Cosa mancava?
Darsi un nome, certo. Poi darsi una voce, per dire al mondo che esistevamo. Come Quarto Liceo della città, ancora senza una identità definita, ma c’eravamo.
Eccoci quindi tutti concordi, matematici e umanisti: – Bisogna fondare il Giornalino di istituto!-
Così è nato il Quarto, in sordina, un giornalino da otto pagine timido ma deciso a farsi sentire. Ad aprire la sua strada, o meglio, a situarsi in mezzo a un crocevia di strade.
Redazione Crossmedial significa in fondo questo: un incrocio di persone, di voci, di linguaggi. Uno scambio continuo di idee, pensieri in divenire attraverso i vari media che il mondo dell’informazione offre.
E mentre il Quarto Liceo diventava il liceo Attilio Bertolucci, arricchendosi di docenti e studen-ti, riempiendo spazi fisici e dotandosi di strumenti e arredi, il giornalino di carta diffondeva la sua voce, narrando gli eventi, le esperienze, i pensieri dei ragazzi.
La redazione si riuniva ogni giovedì, un panino veloce e via a lavorare. Ogni ragazzo chiedeva in fondo di esprimersi sul terreno a lui più congeniale: politica, sport, teatro, tecnologia, fotografia e riprese video. Oltre al trimestrale di carta, c’era chi si occupava delle trasmissioni sulla radio ABVOX, vinta attraverso un concorso regionale, e chi “postava” pezzi sul BLOG di istituto, che insieme alle notizie flash pubblicate su Facebook documentavano quasi in tempo reale ogni evento o progetto del liceo. Ogni qualvolta “Il Quarto” vinceva un concorso, benzina sul fuoco.
Intanto, man mano che si succedevano le generazioni e nuovi insegnanti partecipavano alla reda-zione, il layout cambiava, personalizzandosi. Dall’impostazione razionale dei primi anni a un resty-ling più artistico, quando sono arrivati i ragazzi del Liceo Musicale a dire la loro. L’anno scorso Il Quarto si è affacciato al pubblico con un diverso logo, con tanto di vignetta satirica in prima pagina, per celebrare Charlie Hebdo.
Quest’anno i vecchietti del circolo “Arci l’Indomita” – ogni giornale deve avere un bar all’angolo – hanno visto nascere il LAB Magazine. Un gruppo di docenti fuori dalle righe, insieme a un programmatore geniale, hanno raccolto l’eredità del Quarto e, tra un fegatino e un tiramisù, hanno messo su carta da salumi, prima che in rete, la pianificazione del nuovo giornale on line. Anche gli incontri in plenaria con i ragazzi avvengono a scuola. Perché, nell’epoca dei non-luoghi, incontrarsi in posti autentici dà sapore al lavoro, e lo studio diventa studium, passione.
Il LAB Magazine è l’evoluzione più significativa della filosofia “crossmediale” che ha guidato la redazione fino ad oggi. In sé comprende tutti i linguaggi, perché ospita testi, foto, video, presentazioni digitali.
Ma, al di là del formato, il cuore della redazione sono sempre loro, i nostri ragazzi, giovani redattori in erba, con la loro curiosa impaziente volontà di narrare la loro vita e quella del liceo Bertolucci, la loro scuola.
Una scuola che è diventata “grande” e che ora ha un’identità definita, anche se sa che il cambia-mento è dietro l’angolo. Come lo sa il suo giornale di istituto, che oggi, come allora, accoglie la sfida. On line, ovviamente.
Prof. Silvia Fontana