Ci crederete o no ma il bestseller tanto amato del momento ( anche dallo stesso presidente Obama) è odiato in diverse parti del mondo dove è stato addirittura vietato. Vi chiederete come sia possibile una decisione del genere ma pensandoci bene le motivazioni sono più che valide: disturbano la quiete sociale, ostruiscono la visuale, potrebbero danneggiare l’ambiente circostante.
Uno dei posti in cui è bandita questa “bacchetta magica” è Disneyland, i motivi sono logici: evitare che questi diventino parte integrante dei meccanismi delle attrazioni.
Anche nel nostro amato Colosseo sono state vietate per preservare un così importante monumento, sudo già freddo al solo pensiero di migliaia di selfie Stick nell’arena…
Il veto dei selfie Stick ha raggiunto zone ben più lontane dell’Europa come ad esempio in Corea del Sud, poiché il sistema Bluetooth che consente di scattare foto a distanza può creare interferenze con gli altri dispositivi e addirittura chi viene sorpreso a venderli è costretto a pagare una multa salatissima: 36 mila won (circa 27 mila euro). In altri posti non è stato vietato perché si pensa che dovrebbe subentrare il buon senso umano, si dovrebbero tenere in borsa in posti storici come ad esempio nella reggia di Versailles o nella Galleria degli Uffizi ( per evitare che qualcuno scalfisca un quadro o scheggi sculture dal valore inestimabile). Perché non ritornare ai cari vecchi tempi, quando si chiedeva al primo passante di scattarci una foto ? Ai sudcoreani converrebbe.
Luisa Garripoli