Giovedì 26 novembre abbiamo avuto l’onore di essere ricevuti, nella Sala degli Specchi del Quirinale, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’udienza, che ha visto coinvolti, oltre a noi con la prof. Paone, altri nove studenti accompagnati dai rispettivi insegnanti, è stata indetta per celebrare il quindicesimo anniversario de “Il quotidiano in classe”, un progetto che consente agli studenti di ricevere gratuitamente, una volta a settimana, l’informazione di tre quotidiani nazionali direttamente sul proprio banco. Il progetto è esteso su tutto il territorio nazionale e coinvolge più di due milioni di studenti delle scuole superiori, compresi molti di noi del Bertolucci.
Durante l’incontro, il Capo dello Stato ha sottolineato più volte l’importanza dello sviluppo di un pensiero critico e del ragionamento autonomo, un traguardo molto importante da raggiungere per uno studente delle superiori, ricordando come “il confronto con gli altri è un modo di interrogarsi sulle proprie opinioni e migliorare se stessi“. E’ questo, in fin dei conti, l’obiettivo dell’insegnante che arriva in classe portando con sé il pacco di giornali: invogliare noi studenti ad informarci su quanto accade nel mondo e stimolare il ragionamento, le critiche, le discussioni e i ripensamenti, in una sola parola il pensiero libero.
Proprio sulla libertà si è concentrato, nel suo discorso, Andrea Ceccherini, fondatore del “Quotidiano in classe”, facendo notare che il saper ragionare in modo indipendente è la prima condizione necessaria perché una persona si possa definire libera.Se non leggiamo, non ci informiamo e non riflettiamo su ciò che succede intorno a noi, saremo sempre legati all’opinione di qualcun altro, magari senza nemmeno rendercene conto. Se invece pretendiamo di essere persone veramente indipendenti, l’informazione e la discussione sono le due strade (in salita) che dobbiamo percorrere.
Andrea Fiorilli e Federico Bottioni – classe VE