Semi cosmici

gettati,

come semi da un uccello migratore di universi,

per caso? su questo mondo

di aurore e maree —

e mettere radici in un terreno

che si sveglia con il Sole nascente

e si corica sotto l’aranciato tramonto

dorme sotto a un cielo nero

bucato di stelle o dai pennuti viaggiatori di mondi

germogliare insieme

alle erbe e ai fiori

ai bambini rumorosi e i vecchi taciturni.

 

come polline correre sul vento

una melodia della brezza frizzante

finché un muro, una corolla o una mano…

e oltre

 

dov’erano le radici, non si sa più

perché il vento, padre,

dalla madre terra ha estirpato

i frutti più belli per una vita che ha desitnato

(è forse un caso?)

ai figli del cosmo

e non della Terra.

 

testo e foto di Marianna Massari, 5E

@massarimariannaa

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