Un’altra estate passa

Ariete canta “un’altra estate passa, e la guardiamo andare via in silenzio”.

In silenzio, perché il rumore dei nostri ricordi è talmente forte da coprire ogni nostra parola, ogni nostro invano sospiro. Ma se la consideriamo un’altra estate, altri tre mesi uguali a quelli degli anni precedenti, perché questa è stata diversa? 

E’ stata l’estate della libertà, e forse è per questo che ci risulta così difficile lasciarla andare. E’ stata l’estate dei nuovi inizi, delle serate infinite tra amici, della paura di intravedere i caldi raggi del sole sul viso accarezzato dalla brezza del mattino. E’ stata l’estate della rinascita, dopo aver passato due anni della nostra giovinezza nella forzata solitudine, nell’allontanamento nocivo. La nostra anima ha scoperto un nuovo calore, la nostra vita si è arricchita di persone e sensazioni indimenticabili. E’ per questo motivo che la nostra mente è rimasta lì, a quei bagni in mare, alle risate spensierate e rumorose da diventare contagiose. 

Alla fine è arrivato settembre. Tutti questi momenti sono diventati ricordi, spazi sicuri in cui potersi rifugiare quando le cose non vanno nel modo in cui avremmo voluto. Ricordo è “Facoltà di richiamare alla mente eventi o conoscenze passati che hanno lasciato una traccia ripercorribile, oppure ambito nel quale essi continuano a essere virtualmente presenti.” 

L’estate è ricordo. L’estate diventa reale nell’istante in cui diamo la possibilità a noi stessi di abbandonarci al presente che vorremmo. 

Alessia Mainini 3M

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