Gli ultimi dell’anno – salvare la leggerezza

Ed eccoci agli ultimi giorni dell’anno, i più grandi ladri di spensieratezza in assoluto: vorrei poter fare come Dora l’esploratrice con la volpe Swiper e cacciarli via in tre parole, ma ahimè non posso. Non possiamo.

Appena arrivano, le nostre teste si riempiono come le pance al pranzo di Natale: aspettative, sogni, ansie, paure, diventano più ingombranti che mai. E così rimane poco spazio per noi che ci sentiamo oppressi, schiacciati, senz’aria. 

Sono sempre stato confuso sul significato dell’inizio di un nuovo anno; non ho mai capito se sia una pura formalità o davvero un nuovo punto di partenza. Sembra una precisazione di poco conto, ma è abissale la differenza tra dover cambiare calendario o fare attenzione a scrivere correttamente la data, e il rinchiudere le esperienze di 365 giorni in un cassetto da qualche parte nella memoria.  E se, invece che continuare su questa strada, provassimo ad accettare questi pensieri e trasformarli in qualcosa di bello?

Se ci fai caso, non c’è nulla di più soddisfacente di trasformare qualcosa di brutto in qualcosa di bello: sono sicuro che gran parte delle tue canzoni preferite nascano da qualche dramma.

Prova a scrivere le tue preoccupazioni da qualche parte, magari ne escono dei buoni propositi; oppure parla con qualcuno a cui vuoi bene, dicono chiarisca le idee e qualche dubbio. O magari immagina, lasciati trasportare con l’unico obiettivo di essere più leggero possibile: dimentica per un attimo le prove che dovrai affrontare e concentrati su come potrebbe essere la tua città tra un anno, di che colore potrebbero essere gli occhi della persona che amerai.

Veniamo da un anno decisamente travagliato, che in quanto a eventi a livello globale fa concorrenza a quello precedente; da troppo tempo le nostre emozioni sono sulle montagne russe, che sembrano sempre meno quelle di Gardaland e sempre più quelle per l’eutanasia progettate da Julijonas Urbonas ( conosci?). Da tutto questo trambusto sono uscito con due consapevolezze nuove: la prima è che quando l’atmosfera si fa pesante bisogna cercare la leggerezza, e la seconda è che basta impegnarsi un po’ per trovarla in sé stessi. Se ci ragionassimo tutti, forse riusciremmo a non farci rubare la spensieratezza dagli ultimi giorni di Dicembre. 

Ma ora parliamo di cose serie, che fai a capodanno?

Niccolò Napolitano 5B

Può interessarti...