La storia infinita è il classico per antonomasia dei romanzi Fantasy. La struttura del libro è stata studiata in maniera sottile e sistematica, un romanzo a ” Matrioska ”: la storia maggiore, iniziale, è raccontata di un bambino che vive in una realtà tradizionale e ci presenta la sua situazione familiare, la scuola, in un’atmosfera bigia, piovosa, satura di noia. Ad illuminare la giornata del bambino è un libro ( appunto la storia infinita ) dal quale si trova irrimediabilmente attratto.
A grandi linee, questa è la storia: il bambino, inseguito dai compagni che vogliono insultarlo e picchiarlo, si rifugia ansimante e tremante in una biblioteca dove un vecchio libraio raggrinzito, scorbutico e spigoloso ( perfettamente adatto all’atmosfera così grigia), lo provoca punzecchiandolo con domande e frecciatine .
Bernardo, il bambino, nota subito il libro sulla scrivania del vecchio e alla prima possibilità lo ruba, correndo disperatamente a scuola per rinchiudersi nella soffitta e passare tutto il giorno, a dispetto del padre, in quel luogo polveroso e buio, zeppo di oggetti inquietanti e dimenticati, ma potenzialmente utili per non patire il freddo e la fame. Questo prima parte del libro si svolge ad un ritmo molto veloce.
E’ importante precisare che il libro è composto a tre strati, il primo quello reale, il secondo ( il contenuto del libro che Bastiano legge, ambientato a Fantasia, una terra piena di esseri surreali) e il terzo, il contenuto del libro che un vecchio di Fantasia dall’aspetto millenario legge riprendendo tutti gli eventi già successi. Quindi un vecchio che scrive un libro che parla di tutti gli avvenimenti della terra chiamata Fantàsia sulla quale Bastiano legge un libro. Le tre storie si mescolano e si intrecciano fra loro, ma non in maniera caotica .
Dicevamo il secondo strato: è ambientato a Fantasia, una terra ricca di personaggi irreali, tipici delle favole che ci hanno raccontato quando eravamo più piccoli: grifoni, streghe, vampiri, fantasmi, unicorni, elfi, fate, sirene, giganti, ma anche creature più originali, meglio descritte , intrecci fra questi ultimi e altri dall’aspetto orientale come Dragoni cinesi , ragni giganti, mostri tipici dei manga giapponesi . La rappresentazione di questi è completa ed esaustiva, il che è un paradosso perché offre addirittura troppi particolari per soddisfare il lettore e la sua immaginazione ; da questo punto di vista la lettura del libro è facilitata. Questa parte del romanzo è caratterizzata anche dalla sospensione di storie aperte ma mai richiuse, sempre concluse con la frase; ” questa è un’altra storia, di cui parleremo la prossima volta”.
Il fulcro della storia cambia spesso: prima era il fatto che Bastiano conduceva una vita spenta, vuota. Poi è il fatto che Fantàsia sta cadendo nel vuoto, dal quale viene sommersa ogni secondo che passa nel quale gli uomini smettono di credere nell’immaginazione . Nel romanzo la causa di ciò viene attribuita alla morte della Infanta imperatrice.
La terza parte è dedicata all’interazione fra le prime due: infatti Bastiano sogna, vede e infine si ritrova a Fantasia dove ogni suo desiderio è subito avverato.
In generale La storia infinita è libro caotico, confuso, difficile da spiegare a parole ma una volta letto sembra più chiaro, naturale, perché tratta del corso della crescita di un bambino e di come la fantasia muoia di fronte agli anni che passano.O possa morire. Altro tema fondamentale è il potere dei nomi, infatti dare il nome a qualcosa la rende più vera, rende più possibile che avvenga .
Ho sentito dire che questo libro è consigliato a tutte l’età, ma non sono proprio d’accordo; infatti nell’età adolescenziale è vero che la fantasia si distrugge ma percepiamo la cosa come un evento immutabile al quale non possiamo opporci se vogliamo avere una concezione più reale delle cose, perché infatti smettiamo di sognare mostri, creature immaginarie ma continuiamo a sognare eventi, magari non realmente esistiti, che però accadono a persone vere. Ad esempio agli adolescenti di oggi piace guardare serie Tv , spesso crude e realistiche, che potenzialmente possono essere avvenute , ma che non parlano della tradizionale famiglia nella vita di tutti i giorni, ma di eventi rari e non surreali .
Elena Sofia Petroni 2E