Ne avete mai sentito parlare?
È un ridotto numero di persone che non ha bisogno di dormire la bellezza di sette, otto o più ore a notte.
Si parla di riposare dalle tre alle sei ore, senza essere svegliati e senza avere alcuna conseguenza durante la giornata.
Queste persone non vanno certo confuse con chi sta subendo gli effetti di una privazione del sonno a lungo termine, di cui il 95% delle persone che si credono appartenenti alla sleepless elite soffre.
Da cosa deriva questa condizione?
Innanzitutto, si stima che il 2% della popolazione mondiale sia “allo stesso tempo nottambula e mattiniera” e non esiste ancora un modo per diventarlo. I sintomi si manifestano fin dall’infanzia e continuano negli anni, con preoccupazione da parte di famiglia e amici che li scambiano per insonnia (chi soffre di insonnia ha problemi nell’addormentarsi e nel rimanere addormentato, al contrario di chi non necessita per natura di molte ore di sonno); inoltre, il sonno corto si tramanda all’interno della famiglia, quindi possiamo dire che sia genetico.
Le persone appartenenti alla sleepless elite presentano caratteristiche comuni. Uno studioso, il dottor Buysse, ha condotto uno studio a riguardo nel 2001: ha identificato 12 soggetti certificati “dal sonno breve” e ha affermato che “parlano velocemente, non si fermano mai e guardano sempre il lato positivo delle cose”.
Pensate di conoscerne qualcuno?
Fonti: https://www.zmescience.com/medicine/short-sleeper-06042011/ (ZME science)
Marianna Massari, 2^E