LA MAFIA COLPISCE ANCHE GLI INNOCENTI



Parliamo del caso del Professore Giuseppe Rechichi, ucciso per errore il 4 marzo 1987 da sicari della ‘Ndrangheta in un paesino dell’Aspromonte.

Mamma mi hanno ammazzato”, questo furono le sue ultime parole prima di accasciarsi a terra privo di vita.

Il vero obiettivo della sparatoria era Vincenzo Luddeni, direttore della banca situata a cento metri dalla scuola, che in passato era già stato vittima di diversi attentati.

Questo episodio ci è stato narrato da Gabriella Corsaro, soprano, direttrice di cori e nipote della vittima.

Il racconto ha suscitato emozioni contrastanti tra loro: da un lato la drammaticità della vicenda, dall’altro la rabbia nei confronti di queste organizzazioni criminali che spesso rimangono impunite.

Rechichi era una persona ricca di umanità, preparatissima in ambito scolastico e aiutava incondizionatamente gli studenti più bisognosi. Colpendo lui, hanno colpito tutta la comunità locale, provocandone la reazione immediata: studenti e professori della scuola hanno abbandonato le aule, negozi e uffici sono stati chiusi dando vita ad una manifestazione spontanea contro le cosche mafiose.

Alice Merighi

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