Maria Teresa di Calcutta diceva: “la cosa più miserabile e tragica della povertà non è non avere il pane o un tetto, ma ‘sentirsi nessuno’”. Con questo pensiero José Antonio Abreu, uomo politico, musicista e pedagogo venezuelano, fonda nel 1975 “El Sistema”, un mezzo per sottrarre i giovani alla povertà, alla criminalità e al degrado sociale attraverso il coinvolgimento in un percorso di educazione musicale e di inserimento nell’attività orchestrale giovanile.
Racconta Abreu che sin da bambino voleva fare il musicista e che vi è riuscito grazie all’appoggio della sua famiglia (di origine italiana) e dei suoi insegnanti. Il suo sogno è diventato che qualsiasi giovane venezuelano potesse avere la sua stessa possibilità e che la musica diventasse una realtà globale e diffusa del Venezuela. Abreu ricevette in dono cinquanta leggii che avrebbero permesso a cento ragazzi di fare le prove. Ma si presentarono alle prove solo undici bambini. Quello stesso giorno Abreu promise a quei ragazzi che sarebbero diventati una delle più grandi orchestre del mondo.
Nel 1983 “El Sistema” diventa un’istituzione statale con la creazione della ‘Fondazione di Stato per il sistema nazionale delle orchestre giovanili e infantili’. Nella loro essenza le orchestre e i cori sono molto più che strutture artistiche, sono esempi e scuole di vita sociale, dove si sviluppano la cooperazione, la condivisione, la solidarietà, abituando i giovani ad essere insegnanti di altri giovani. Le orchestre si rivelano spazi di cultura, la naturalezza e la spontaneità appartenenti alla musica fanno sì che essa non sia un esclusivo fenomeno di élite, ma sia invece un patrimonio sociale comune. Lo sviluppo di un bambino nell’orchestra e nel coro gli dà un’identità e lo rende uno studente migliore, con disciplina, costanza e responsabilità, lo trasforma in un esempio per la famiglia e la società.
Per quarant’anni José Antonio Abreu ha portato avanti e sviluppato questo grande programma di riscatto sociale e trasformazione culturale profonda per tutta la società venezuelana, senza distinzioni di alcun genere, ma privilegiando la fascia più vulnerabile e a rischio della popolazione. Ha coinvolto 900.000 ragazzi provenienti da classi medie e basse permettendo loro di avere nuovi sogni e nuove prospettive nel campo della musica e allontanandoli dal degrado e dalla violenza. Ha dato vita a oltre 1.500 orchestre e cori in tutto il Paese.
La musica dell’orchestra giovanile del Venezuela incontra il successo del pubblico dei Paesi più avanzati del mondo, commuove i giovani, crea empatia, dando un messaggio di forza, di vitalità e di entusiasmo.
“Quando un bambino ha uno strumento da suonare non è più un bambino povero ma si converte in un cittadino”.
Per il suo lavoro alla guida di “El Sistema”, con cui ha dato vita a un grande miglioramento nella società venezuelana, Abreu ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali ed è stato nominato ambasciatore dell’Unesco con il compito di estendere al mondo intero la sua rete di orchestre giovanili. In Italia si è cominciato a promuovere il sistema nel 2010 grazie a Claudio Abbado.
Edoardo Guerra 1E
TED Talks: Jose Abreu on kids transformed by music: conferenza al Technology Entertainment Design nel 2009 (con sottotitoli in italiano)
https://it.wikipedia.org/wiki/Jos%C3%A9_Antonio_Abreu https://it.wikipedia.org/wiki/El_Sistema