Minecraft: dalle note un fiume di ricordi…

Qual è quel piccolo particolare che fa riemergere i bei ricordi di un gioco?
Gli amici? La grafica? La struttura del gioco? No, secondo i giocatori di Minecraft, che hanno potuto assistere alla nascita di Legacy Console Edition, è la musica.

Inizia tutto il 9 Maggio del 2012, il creatore di Minecraft, Markus Persson, conosciuto comunemente come Notch, vuole estendere il suo nuovo gioco al mondo videoludico, perciò contatta l’associazione scozzese 4J Studios, che riprogramma il gioco per farlo conoscere a tutti coloro che non possono permettersi un PC. La nuova “Legacy Console Edition” debutta quindi sulla Xbox 360, per poi continuare sulle diverse console e infine concludere il suo viaggio sulla Nintendo Switch nel 2017.

Queste particolari edizioni per console, tutt’oggi esistenti in versioni poco aggiornate, hanno accompagnato l’infanzia di migliaia di persone, che almeno una volta hanno giocato con una di queste. Ciò che rende ancor più memorabile l’esperienza però è la colonna sonora del gioco, scritta interamente da C418, un compositore tedesco  incaricato dal creatore del gioco per la composizione della colonna sonora ancor prima che la Console Edition facesse il suo debutto nel mercato videoludico. La colonna sonora fu incisa in  Minecraft Volume Alpha (2011) e Minecraft Volume Beta (2013): i due album contengono le melodie più memorabili del gioco, distinguibili per le loro diverse sonorità. Ogni sezione del mondo di gioco è accompagnata da una diversa successione di melodie: avviare il gioco, giocare in Modalità Sopravvivenza o Creativa ed esplorare le alte dimensioni del gioco (Nether ed End).

Immagine presa da Wikipedia

 

I brani del primo album, pubblicato nel 2011, possono essere ascoltati mentre si gioca solo ed esclusivamente in Modalità Sopravvivenza: il giocatore si ritrova in un mondo fatto completamente a blocchi e deve cercare di sopravvivere durante le notti, procurandosi cibo e costruendosi una base. Le melodie sono calme, pacifiche e rassicuranti, perciò C418 decise di utilizzare come strumenti principali il pianoforte (come per le canzoni Sweden, Dry Hands e Wet Hands), gli archi (per Clark e Minecraft) e sintetizzatori che emettono dei suoni leggeri, presenti in quasi tutti i brani. Queste combinazioni di strumenti creano un’atmosfera di calma all’interno di un mondo così vasto, ma allo stesso tempo irto di pericoli notturni.

Immagine presa da Gamesblog

 

Il secondo album, pubblicato nel 2013, ha più brani rispetto al primo, incentrati sulla libertà nella creazione di avventure all’interno del gioco. Lo si può dividere in quattro parti: Schermo iniziale, Modalità Creativa, Nether e End. A molti giocatori, una volta avviato il gioco, è capitato di udire una melodia che somigliava molto a quella di un brano del primo album, infatti è così! Due delle quattro canzoni che si possono sentire, quando si fa partire il gioco alla schermata del menù (Beginning 2 e Mutation) somigliano molto a Minecraft, uno dei singoli che proviene dal primo album. Anche in questo caso C418 ha voluto mantenere un’impostazione calma e tranquilla, accogliendo i nuovi giocatori in un’esperienza che non dimenticheranno mai più. Nei brani mantiene i sintetizzatori lievi e il pianoforte, che riflettono le possibilità infinite del gioco.

Ciao

Immagine presa da Minecraft Wiki – Fandom

 

Per la Modalità Creativa invece il compositore tedesco ha voluto mantenere  l’effetto calmo dei precedenti brani e sostituirlo con qualcosa di più innovativo: i sintetizzatori ora si fanno sentire di più, ma rimangono comunque abbastanza leggeri; invece compaiono  varie chitarre ed entrano in gioco le percussioni, anche se in modo piuttosto lieve, ma in sintonia con le azioni. In Creativa però, il giocatore è libero di fare quel che vuole: costruire strutture a piacimento con blocchi illimitati a sua disposizione, senza creature ostili che gli ostacolano il cammino o barre della vita che gli fanno capire che sta per morire. E’ per questo che C418 introduce, per la prima volta in assoluto, la percussione nei sei brani che accompagnano e caratterizzano di più la modalità in questione. Diverse di queste melodie hanno immagazzinato migliaia di ricordi di milioni di giocatori, la più conosciuta tra le sei è Aria Math che può essere considerata come “l’inno del gioco stesso”, capace di far rivivere attimi del gioco che sembravano perduti.

Immagine presa da CurseForge

 

Nella seconda dimensione del Nether i quattro brani sono più cupi : riflettono il ricordo della paura dei poveri bambini che sono entrati per la prima volta in questa oscura dimensione, cosparsa di fuoco, pericoli e un mare di lava. Eppure, nonostante molti giovani giocatori non siano più entrati in quella dimensione, è la parte indispensabile per completare il gioco, quindi è impossibile procedere senza passare in quelle terre scottanti. La melodia di questi brani vuole appunto catturare questo senso di ansia, paura e tensione, utilizzando toni gravi e sintetizzatori stranamente rilassanti, per non parlare dei suoni di creature provenienti dal gioco stesso! Solo in un brano sono presenti delle percussioni (Concrete Halls), ma in uno di questi si ha un crescendo costante che va ad evidenziare la pericolosità del posto (Ballad of the Cats), che induce a pensare ad un ambiente quasi dantesco: un vero e proprio inferno di fiamme, fuoco e anime perdute! C418 non solo è in grado di rappresentare, attraverso la musica, ricordi di un gioco calmo e sereno, ma anche avventure mortalmente pericolose, come ad esempio questa.

Immagine presa da GamingTalker

 

L’ultimo brano del secondo album è The End“, che, come suggerisce il nome, può essere ascoltato all’interno dell’ultima dimensione L’End. Il brano intero dura un quarto d’ora circa e comprende parti di melodie dei brani del primo album pubblicato da C418, come se il giocatore stesse rivivendo tutte quelle avventure in un momento particolare: la fine di un lungo viaggio. Mentre si possono udire questi brani quasi in lontananza come dei veri e propri ricordi del passato, incombe nell’atmosfera un suono che ricorda proprio la dimensione stessa: un’isola fluttuante nel vuoto, senza alcuna traccia di vita umana. Chiunque abbia raggiunto questo punto, una volta sconfitto il boss finale, ritorna al proprio letto (nel gioco i letti funzionano come punto di rigenerazione in caso si dovesse morire), facendo quindi sorgere una domanda: tutto ciò che ho appena vissuto, e che sto vivendo ora, è stato il ricordo di un lungo viaggio oppure è stato solo un sogno?

Immagine presa da VG247

 

C418, grande compositore di musiche videoludiche e ammirato dall’intera community del gioco, non verrà mai dimenticato, nonostante nuovi artisti si stiano affermando come compositori di melodie di Minecraft. Nessuno e dico nessuno, riuscirà mai a replicare quel senso di calma e tranquillità che il compositore tedesco è riuscito a creare. Quando si ascoltano le sue canzoni si viene catapultati in una altro mondo, dove l’unica cosa che esiste in quel preciso momento siete voi che osservate da lontano il vostro passato. Consiglio vivamente di ascoltare entrambi gli album, se si vogliono rivivere dei ricordi che sembrano così lontani, eppure…sono così vicini!

 

Davide De Prezzo 1F

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