Come potremmo mai conoscere il dolore di una madre che, dopo essere stata deportata in un campo di concentramento, è costretta ad abbandonare i suoi figli in un luogo crudele ed estraneo?
Non possiamo nemmeno immaginare quanto possa essere devastante vedere allontanare i propri bambini, udire le loro grida terrorizzate e le loro richieste d’aiuto senza poter fare nulla. Questa è la storia di una donna, anzi di una mamma, che ha dovuto sopportare sofferenze ancor più grandi. Emilia Camerini, moglie di Enrico della Pergola, fu catturata il 10 dicembre del 1943 e trasferita al campo di concentramento di Monticelli insieme ai due figli Cesare Davide di 8 anni e Donato Della Pergola di 11 anni, alle tre sorelle del marito e alla loro madre; ella rimase nel campo di Monticelli fino al 9 marzo 1944, giorno in cui furono tutti trasferiti nel campo di Fossoli. Infine Il 5 aprile, dopo meno di un mese dall’arrivo a Fossoli, la famiglia fu deportata ad Auschwitz-Birkenau dove il 10 aprile, non riuscendo a superare la selezione iniziale, furono uccisi Cesare e Donato Della Pergola; Emilia morì poco più di un mese dopo, il 23 maggio del 1944.
Nei giorni 8 e 15 febbraio la classe 2E del Liceo Scientifico Attilio Bertolucci ha voluto rendere omaggio al loro ricordo visitando le pietre d’inciampo realizzate in via Torelli 10 proprio dove essi abitavano prima di tentare la fuga dai nazifascisti. Per rispettare un’antica tradizione ebraica abbiamo posto su ognuna delle tre lastre dorate una pietra simbolica il cui scopo è quello di ricordare i morti e restituire loro un individualità.
E’ importante ricordare perchè come scrisse Primo Levi nell’opera “Se questo è un uomo”:
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”.
(in foto taccuino di Chiara Alinovi)
Marta Allodi 2E