25 Novembre. La storia delle sorelle Mirabal

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Le tue ali già esistono, tutto quello che devi fare è volare!

Era il 25 Novembre 1960, un giorno che cambiò la storia. A quei tempi la Repubblica Dominicana  viveva il suo trentesimo anno sotto la terribile dittatura di Rafael Trujillo. Le sorelle Mirabal, attiviste politiche e oppositrici alla dittatura del regime,  mentre si recavano a far visita ai loro mariti imprigionati, furono bloccate e, dopo essere state portate in un posto isolato, furono brutalmente bastonate e uccise. Dopo aver compiuto il triplice omicidio la polizia a servizio di Trujillo cercò di coprire il tutto facendolo passare  per uno sfortunato e mortale incidente stradale.

Venendo a conoscenza di ciò che era accaduto, la popolazione dominicana, a lungo vessata dal dittatore,  capì subito che l’incidente stradale era solo una menzogna. Molte persone iniziarono a ribellarsi al regime di Trujillo che venne assassinato nel 1961.

Si può dire che quello delle sorelle Mirabal fu un caso così significativo che portò alla libertà della Repubblica Dominicana e che restò impresso nella storia: il 25 Novembre venne scelto e poi ufficializzato dall’ONU come “La Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.”
L’intento di questa giornata è appunto quello di ricordare al mondo intero i concetti di ugualianza e rispetto reciproco sia tra sessi opposti, sia tra popoli di diverse culture e tradizioni.
Perchè quella delle sorelle Mirabal è solamente una delle numerosissime storie di  violenza (fisica,emotiva e psicologica) a cui sono state e continuano a essere sottoposte milioni di donne in tutto il mondo.
Il comune di Parma ha istituito un programma di eventi, incontri, spettacoli teatrali chiamato “25 Novembre e dintorni. Perché quando si parla di donne è riduttivo pensare ad un giorno solo.”

Anche la nostra scuola ha deciso di aderire a questa iniziativa: una parete è stata dipinta di rosso e tutti gli studenti  parteciperanno appendendovi  poesie, temi, disegni per dire NO alla Violenza e SI’ al rispetto, per gli altri, per noi stessi e per il nostro futuro.

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Sofia Righi 1E

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