Un ufficio come quello di tante altre redazioni, le sedie a terra assieme a carta e sangue di dodici giornalisti al lavoro, sorpresi da una furia omicida e senza pietà verso la libertà di espressione.
Immagini di grande impatto di uno di quei giorni che cambiano il mondo .
7 Gennaio 2015. La strage di Charlie Hebdo.
È passato un anno, trecentosessantacinque giorni che quegli uomini innocenti non hanno potuto vivere .
È un anniversario triste, questo, ma di estrema importanza: dopo questa manifestazione di violenza il mondo è stato posto davanti ad un terrorismo che fino ad allora non si era mai dimostrato tanto crudele ed imprevedibile. Le nazioni non erano pronte, non si poteva comprendere tanta malvagità , non si sapeva come reagire…E così, silenziosamente, sono apparse paura e terrore tra le persone.
Nonostante la lontananza dalla capitale francese, i macabri fatti toccano le vite di tutti, dai grandi ai piccoli.
In quest’anno ci sono stati tanti atti di terrorismo, che hanno diffuso terrore e spavento, che hanno reso molti uomini incapaci di reagire a tanta ingiustizia .
Non dobbiamo però dimenticare altre immagini da quei giorni di morte: ritraggono piazze gremite di persone, milioni di mani impugnanti una matita , il silenzio di tutti quelli che non vogliono un mondo sporco di sangue, fermi per dimostrare il loro disprezzo verso questa violenza ingiusta, immobili per testimoniare con la loro presenza la speranza in un futuro di pace.
Mentre il ritmo della Marsigliese arrivava a tutti i cuori,
anche noi ci siamo sentiti partecipi, chiamati ad opporci alla cattiveria che non ha mai portato nulla di costruttivo.
E’ nata così la speranza.
È passato un anno.
Trecentosessantacinque giorni .
La speranza non è morta.
Ecco cosa resta dopo dodici mesi: la forza di tutti quelli che, in ogni angolo della terra, hanno scelto di non cedere al terrorismo .
È per questo che siamo ancora qui, ad alzare al cielo le nostre matite, le nostre idee, le nostre convinzioni, battendoci per un mondo nel quale valga la pena vivere, per costruire un futuro di pace e di rispetto .
Lo facciamo anche per quelli che pur credendoci non possono più farlo.
#CharlieHebdo per la libertà di espressione .
Allegri Ester