La sera del 23 Novembre l’intero Forum di Assago si colora di rosso. Il rosso è amore, è passione, è nostalgia. Ma prima viene il nero. Il silenzio. Tutti gli occhi sono puntati su un filmato: è il 23 maggio 1993, quel giorno la piccola Claudia compirà 6 anni. La scena è molto dolce e informale, ognuno si dà da fare per compiacere quella bimba, così vivace da prendere il soprannome di “Levante” (da “Il Ciclone” di Pieraccioni). Quell’ “uragano” di bambina cresce in fretta e inizia a cantare, passando dalla terrazza della nonna ai teatri più prestigiosi d’Italia, e arrivando persino negli Stati Uniti.
Di nuovo silenzio. Ora davvero tutto il Forum è dipinto di rosso. Gli spettatori non esitano ad acclamare con innumerevoli cuori di carta la cantante che, timidamente, si presenta con la chitarra in mano, pronta ad intonare “Magmamemoria”. Il pubblico la segue: conosce la passione che mette nelle esibizioni, perciò sa quando accompagnarla e quando lasciarla andare all’emozione che sta vivendo. Ha un’aria quasi frastornata dall’amore che riceve dai fan, e forse è anche spaventata da quel palco, che fino ad allora era stato solo un sogno.
Dietro di lei gravita un‘imponente scenografia, un connubio tra cultura classica e stile moderno dalle tinte accese, connesse solamente da qualche motivo rosso: il cosiddetto fil rouge che collega tutte le tracce, ovvero il pathos, la grande emozione che fa divampare nel cuore degli spettatori una fiamma – alimentata in special modo dalla scelta della cantautrice di iniziare con le canzoni più ritmate, quali “Le lacrime non macchiano” e “Non me ne frega niente”.
Il cambio d’abito sancisce l’inizio del secondo atto: la cantante abbandona la pelliccia rossa per un lungo abito a frange rosa; e allo stesso modo la vivacità lascia spazio alla commozione. Sale così sul palco il tanto atteso ospite, Gianni Morandi, con cui si cimenta in un duetto strepitoso della celebre “Vita”. Seconda comparsa è la madre di Levante, che accompagna la figlia in una toccante “Finché morte non ci separi”. A concludere questa fase è la tanto agognata “Abbi cura di te”. Qui la cantante si esibisce con la sola chitarra acustica, accompagnata dalle voci del pubblico. La scena è piena di affetto, forse la più amorevole di tutta la serata, e l’unica su cui la cantante decide di soffermarsi, evidenziando l’emozione e lo stupore per la partecipazione da brivido dei fan.
Gli ultimi due look sfoggiati alla fine della serata esprimono tutta l’energia con cui il concerto sarà portato a termine. I pezzi, infatti, sono tra i più attesi, e donano al Forum una vitalità straordinaria: tutti si alzano in piedi per ballare sulle note di “Andrà tutto bene”, scandiscono il tempo con fragorosi applausi durante “Bravi tutti voi” e cantano a squarciagola i versi de “Lo stretto necessario“. Ma il momento che tutti stavano aspettando arriva poco più tardi: è “Alfonso”, il brano che ha portato al successo la cantante, e di cui tutti conoscono l’ironico motivetto. Per questa occasione diversi fan hanno pensato di portare dei palloncini variopinti, ispirati al videoclip, così da lanciarli in aria durante il ritornello. Questi minuti raggiungono il culmine di gioia e divertimento, poi però placati lentamente dalla stessa Levante, desiderosa di concludere la serata in ricordo del padre. Assago ripiomba nuovamente nel silenzio mentre lei intona “Arcano 13”, estratto dell’ultimo album, che prevede il solo e semplice accompagnamento della tastiera . Tra lo stupore generale, l’orchestra si aggiunge con un intermezzo potente e intenso, che sta a simboleggiare il conforto che la cantautrice ha sempre trovato nella musica per ogni situazione di dolore.
Il pubblico lascia il Forum conquistato ed estasiato dalla danza delle sensazioni che Levante ha saputo portare in scena. Tra loro c’è anche un fan particolare: Dardust, importante produttore italiano che vanta la vittoria dello scorso Festival di Sanremo con Mahmood e Charlie Charles. La sua presenza risulta parecchio insolita agli occhi degli altri che, prima dell’inizio del concerto, si erano già precipitati a chiedere foto e autografi. Vuoi vedere che, insieme a Levante, ci stanno preparando un’altra sorpresa?
Letizia Bruno 2D