Chinatown, Aleksandr Babarikin, 2020 (circa)
“Ora tu non viaggi, ma vai errando e sei spinto a passare da un luogo a un altro, mentre quello che cerchi, la felicità, si trova in ogni luogo.”
Lettera 28, “De mutatione loci”
Nella lettera 28 “De mutatione loci”, rivolgendosi al suo amico Lucilio, Seneca espone in modo chiaro e conciso il suo giudizio sugli uomini che cercano affannosamente la felicità viaggiando in lungo e in largo. Seneca sostiene, infatti, inserendosi all’interno della lunga tradizione sapienziale della “mutatio Loci”, che la felicità possa essere trovata in ogni luogo, a patto che chi la cerca sia in equilibrio e in pace con sé stesso. Nessun viaggiatore, infatti, potrà sfuggire a sé stesso, e solo dopo aver “abbandonato il peso che si ha nell’animo”, sarà finalmente in grado di trovare armonia e pace anche nelle terre più inospitali.
La fotografia, appartenente alla raccolta “Quiete nel caos” di Aleksandr Babarikin, ritrae un uomo intento a godersi una colazione mentre attorno a lui scorre il movimento incessante della città, dimostrando che la felicità non si cerca necessariamente in luoghi lontani o in lunghi viaggi, ma può essere scoperta anche nelle piccole soste quotidiane. Il protagonista rispecchia a pieno la concezione senecana del sapiens, ovvero colui che attraverso un percorso di perfezionamento personale ha raggiunto l’equilibrio e l’armonia interiore, può trovare la quiete e la felicità ovunque.
5E: Leonardo Dilda, Mario Monga, Anna Morini






