Stanza Singola – Franco126
10 canzoni, 36min 51sec
GENERE: Indie
DATA: 25 gennaio 2019
CANZONE PREFERITA: Parole Crociate/ Nuvole di Drago
“Stanza Singola” è il primo album da solista di Franco126, cantante e rapper di Trastevere, rappresenta forse uno delle opere più importanti e celebri dell’Indie italiano. Si tratta di un punto di svolta per l’artista che passa da uno stile più vicino all’hip hop e alla trap del suo precedente progetto, Polaroid 2.0, a un approccio più vicino all’indie e al cantautorato. “Stanza Singola” è un’opera musicale che si distingue per la sua autenticità e profondità emotiva. Questo album offre un’esperienza d’ascolto coinvolgente che porta l’ascoltatore in un viaggio attraverso le esperienze, le emozioni e le riflessioni dell’artista. Uno degli elementi più notevoli di questo lavoro è la qualità dei testi. Franco dimostra una grande abilità nel mettere in parole sentimenti complessi, raccontando storie personali che allo stesso tempo hanno una valenza universale, colpendo nel profondo l’ascoltatore. I testi sono sinceri e profondi, affrontando tematiche come l’amore, la solitudine, la crescita personale e la ricerca di significato nella vita quotidiana. La produzione musicale è altrettanto impressionante, con beat che variano da atmosfere malinconiche a ritmi energici e contagiosi. Ogni traccia è orchestrata con cura, creando un’atmosfera unica e coinvolgente che si adatta perfettamente al contenuto lirico.
Tra le tracce la più interessante è forse “Nuvole Di Drago”, dove Franco parla di una sua storia d’amore ormai finita; il tono è molto malinconico, il cantante prova rimorsi per come si è comportato in questa relazione. Il testo, sebbene sia molto introspettivo, risulta molto facile immedesimarsi, riesce infatti a comunicare perfettamente all’ascoltatore i suoi sentimenti. La melodia inoltre non è per nulla scontata, con un mix di strumenti acustici ed elettronici. Una canzone con un vibe diverso è invece “San Siro”, qui Franco cambia temi e musicalità, c’è sempre un sottofondo amoroso, ma è inserito in un contesto quotidiano; l’ascoltatore viene portato in un bar dove ha una conversazione con l’artista, che parla della sua vita di tutti i giorni. La melodia è molto più energica ed è caratterizzata dalla predominanza di strumenti elettronici. Per concludere “Stanza Singola” di Franco126 è un album malinconico e drammatico ma a tratti anche felice e leggero; rappresenta alle perfezione un ragazzo giovane, pieno di impegni e problemi ma anche di energia e voglia di vivere.
Mainstream – Calcutta
11 canzoni, 29min 44sec
GENERE: Indie Italiano
DATA: 3 Giugno 2016
CANZONE PREFERITA: Frosinone
È il 2015, ed esce un album che avrebbe cambiato per sempre la musica italiana, Mainstream di Calcutta, un giovane cantautore di Latina che con la sua musica semplice e vera è riuscito a toccare le corde di tutti i giovani italiani. La sua arte è diventata infatti la voce di una generazione, tutti i giovani degli ultimi 30 anni si rispecchiano nella cruda realtà e semplicità delle canzoni dell’artista.
Calcutta è infatti uno dei pochi artisti pop italiani a non essersi dovuto corrompere all’industria della musica, è riuscito a portare in tutta Italia una semplicità immediata, vera ed emozionante, è riuscito a cogliere l’essenza dei cuori delle persone e l’ha tramutata in musica, con strumentali minimali ed efficaci, e testi che sono un collage di momenti quotidiani e frasi non-sense, senza senso un po’ come in fondo lo è la vita di tutti.
Col tempo, la musica di Calcutta è diventata sempre più iconica e universale, specialmente dopo l’uscita del suo ultimo album RELAX, ma alcuni dei grandi successi dell’artista sono racchiusi nel suo primo album Mainstream, come Gaetano, Cosa mi manchi a fare, o Frosinone.
La prima traccia Gaetano è una delle più iconiche dell’artista, e una di quelle che è stata chiacchierata di più per la sua frase “e ho fatto una svastica in centro a Bologna, ma era solo per litigare”, una provocazione a tutte le persone radical-chic, tanto criticate dall’artista laziale, che vedono nella lotta di classe e nella lotta per i diritti solamente un modo per diventare snob e farsi vedere.
Uno dei brani più famosi dell’artista laziale è Cosa mi manchi a fare, che con quel tono un po’ agrodolce e malinconico ha conquistato decine di milioni di ascolti, e nonostante il tempo e il costante progredire e cambiamento della musica, è riuscita a diventare immortale, cosa non da poco per la musica di questi anni. Un’altra canzone iconica è Frosinone, che racconta invece della solitudine dell’artista, dove cantare “io ti giuro che torno a casa e mi guardo un film” sembra un rivendicazione di libertà assoluta dalle persone e dalla società.
Anche in brani più minimali come Limonata e Milano, oppure le ultime due canzoni Le barche e Albero, nonostante non presentino neanche la batteria, riescono ad arrivare al cuore dell’ascoltatore, con una linea melodica e un testo che entrano subito in testa a chi ascolta.
Calcutta ha la capacità di arrivare al cuore delle persone, e nonostante ora sia veramente “mainstream”, è uno dei pochi artisti in classifica che veramente emoziona, e non propone una vuota canzone che si fa solamente cantare.
Le canzoni di Calcutta sono come un amico che ti racconta com’è andata la giornata, che ti ascolta, capisce tutti i tuoi problemi e ti conforta con un abbraccio. La musica di questo artista non regala amore solo per il propri* amat*, ma anche per la vita, per la condizione umana tutta, facendo apprezzare ogni piccolo gesto, ogni piccola cosa che ci succede.
Samuele Argento, Alessandro Ferri VF