Avete mai provato ad immaginare i legami chimici come una metafora delle relazioni umane? Le similitudini sono sorprendenti! D’altronde, quando entriamo in sintonia con qualcuno, parliamo proprio di “chimica” e proprio come gli atomi, noi esseri umani abbiamo la spontanea tendenza a creare legami. Legami che ci trasformano ed allo stesso tempo ci danno stabilità.
Jung scrisse : “L’incontro di due personalità è come il contatto di due sostanze chimiche. Se c’è una reazione entrambi si trasformano.” E ogni volta che interagiamo con un altro individuo si scatena sempre una reazione, che o unisce o divide, ma sicuramente ci cambia.
Nella vita, come nella chimica, per instaurare legami forti è necessario saper condividere, essere disposti a donare una parte di sé, consapevoli però del fatto che perdendo si acquista. E nella vita esistono legami più o meno equilibrati, più o meno stabili, proprio come nella chimica. Ad esempio, il legame ionico rispecchia perfettamente quelle relazioni superficiali, senza sentimento, basate solo sull’attrazione fisica.
Ora, per capirci, provate ad immaginare quella situazione in cui siete stranamente attratti da qualcuno che in realtà è completamente diverso da voi. Non avete nulla in comune, ma siete inspiegabilmente dispost* a sacrificare vari aspetti della vostra personalità, del vostro carattere pur di compiacerl* e riuscire ad instaurare una relazione. Senza rendervene conto gli/le avete messo in mano anche il vostro amor proprio: lui/lei chiede, voi date senza mai ricevere nulla in cambio, ma così facendo siete riusciti a far scattare una forte attrazione fisica.

Ecco, questo è esattamente ciò che succede nel legame ionico, quello che, ad esempio, forma il cloruro di sodio (il sale da cucina, per intenderci). Il LEGAME IONICO, infatti, coinvolge atomi molto diversi tra loro (un metallo ed un non metallo): l’atomo meno elettronegativo cede uno o più dei suoi elettroni all’atomo più elettronegativo; ciò li trasforma in due ioni con carica opposta e, dato che “gli opposti si attraggono”, essi si avvicinano creando un legame.
Un legame basato sicuramente su una forte attrazione,ma allo stesso tempo un legame poco solido in cui uno solo degli elementi è disposto a dare mentre l’altro prende senza dare nulla in cambio, un legame in cui le differenze sono troppe nonostante l’attrazione, un legame in cui non si possono fare progetti insieme perché non c’è un sentimento condiviso da entrambi, un legame che può essere rotto facilmente: si spezzerà non appena una molecola più attraente si avvicinerà. Nel cloruro di sodio, infatti, sodio e cloro si lasciano non appena incontrano l’acqua.
Tutt’altra storia, invece, quella dei LEGAMI COVALENTI, che si instaura tra non metalli, dunque tra elementi più simili tra loro. Si forma grazie al fatto che due atomi mettono in comune e condividono uno o più elettroni. È il legame più forte e difficile da rompere ed è anche il legame che crea una delle sostanze più preziose per il nostro pianeta: l’acqua. Rappresenta il rapporto di coppia ideale, basato sulla condivisione, sulla ricerca di compromessi. Due persone che si trovano, si somigliano e desiderano entrambe stare insieme. Una coppia equilibrata in cui ognuno riceve, ma è anche disposto a dare qualcosa di sé. Ognuno investe nella relazione per renderla forte e duratura. La stabilità nasce da un sentimento condiviso che va oltre la sola attrazione. Gli elettroni messi in comune non appartengono più all’uno o all’altro atomo, ma ad entrambi: una rinuncia che porta alla creazione di qualcosa di prezioso e duraturo.

A volte può accadere che esseri apparentemente incompatibili siano comunque uniti da una sintonia che sfugge a qualsiasi formula chimica. Eccezioni straordinarie che non fanno che confermare l’esistenza di una “chimica dei sentimenti”, secondo la quale tra le persone, come tra le sostanze, esistono affinità che rendono più o meno disposti a stare vicini, a cercarsi, a creare connessioni.
Anche noi umani, d’altronde, siamo elementi inseriti in quella grande tavola periodica che è la vita, all’interno della quale cerchiamo qualcuno che ci completi e ci dia sicurezza. Un fenomeno naturale che avviene nella chimica come nella quotidianità, un processo inevitabile di cui spesso non siamo consapevoli: avviene e basta ed è semplicemente questione di chimica.
E voi? Vi sentite più acqua o sale da cucina? Preferite le relazioni stabili e lunghe o quelle più brevi ma ricche di emozioni?
Viola Ferri 1D