Il rapporto tra Cina e Stati Uniti: una nuova Guerra Fredda?

La rivalità tra Cina e Stati Uniti sta ridisegnando gli equilibri mondiali. C’è chi afferma che la nuova Guerra Fredda sia già iniziata; e chi, con toni sarcastici, per il momento la definisce solo “fresca”. Secondo altri, invece, il paradigma della Guerra Fredda non è del tutto adatto a spiegare i rapporti fra le due superpotenze.

Il bipolarismo fra Cina e Stati Uniti si è già concretizzato, e l’espansione delle rispettive aree di influenza non potrà che intensificarlo. Tuttavia, vi è un aspetto fondamentale da tenere in considerazione: l’interdipendenza economica. Il volume di scambi bilaterali dimostra il forte legame commerciale tra Washington e Pechino: sono “rivali indispensabili”. Questo è un aspetto fondamentale; forse l’unico che potrebbe indurre entrambe le parti a moderare i toni del confronto. Ad oggi i rapporti tra Stati Uniti e Cina sono sicuramente tesi e mancano segnali positivi che lascino intravedere l’ipotesi che si distendano a breve. Eppure, la situazione di oggi è diversa dall’assoluta contrapposizione che caratterizzò il periodo della Guerra Fredda.

Certo rimane difficile capire fino a che punto possano spingersi Cina e Stati Uniti. A fronte di una competizione che interessa i temi fondamentali della scacchiera internazionale, dalle questioni geopolitiche e diplomatiche a quelle economiche e finanziarie, la strada verso la cooperazione è complessa.

Per fare chiarezza sulle ragioni e il contesto di questo difficile scenario, la nostra scuola ha proposto – all’interno della rassegna Interpretare il presente per costruire la Pace – un ciclo di tre incontri con relatori di grande spessore. 

La Cina contemporanea e la sua visione delle relazioni internazionali, 08/11/2023, con Alberto Bradanini, console generale d’Italia a Hong Kong dal 1996 al 1998, ambasciatore d’Italia in Iran dal 2008 al 2013, in Cina fino al 2015 e attualmente presidente del Centro Studi sulla Cina contemporanea.

La prospettiva statunitense sulle relazioni internazionali, 17/01/2024, con Gabriele Natalizia, professore associato di Scienze Politiche all’Università La Sapienza di Roma, coordinatore del Centro studi Geopolitica.info e collaboratore del Centro alti sudi per la difesa.

Materie prime e tecnologie: la sfida tra USA e Cina, 25/01/2024, con Alberto Prina Cerai, ricercatore nel programma Raw Materials for the Energy Transition della Fondazione Eni ed autore per formiche.net, ISPI e RIEnergia, e Giuseppe De Ruvo, Phd in filosofia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele e collaboratore della rivista Limes.

Considerare il punto di vista e gli interessi delle singole parti coinvolte è la prima cosa da fare per acquisire strumenti indispensabili ad un’analisi complessiva della situazione. Qual è la prospettiva di Cina e Stati Uniti sulle relazioni internazionali? Che ruolo e che influenza hanno i due Paesi all’interno del nuovo ordine internazionale? Questi i temi trattati nei primi due incontri.

Parlare di “nuovo ordine” implica necessariamente un confronto col passato. Negli ultimi decenni la distribuzione del potere a livello mondiale è rapidamente cambiata: dopo l’indiscusso primato statunitense nell’era post-Guerra Fredda, l’emergere di nuove potenze ha infatti ridefinito gli equilibri internazionali.

Nello U.S. strategy plan del 1992 era già chiaro quale sarebbe dovuto essere il principale obbiettivo politico del Paese: impedire l’emergere di un “peer competitor”, ovvero un nuovo rivale. Lo scenario di oggi è proprio quanto si sarebbe voluto evitare. Mentre gli Stati Uniti si occupavano di come difendere il loro primato commerciale e mantenere lo status di potenza militare egemone, in Cina – così come in altri Paesi orientali – era in corso una fondamentale transizione economica. L’ingresso della Cina nel sistema economico globalizzato è avvenuto a pieno titolo solo agli inizi degli anni Duemila; ed in poco più di dieci ha iniziato a rappresentare una concreta minaccia per gli Stati Uniti.

Come approfondito nell’ultimo dei tre incontri tenutisi a scuola, ad oggi le sfide più incalzanti riguardano la leadership tecnologica e l’approvvigionamento di materie prime. Metalli e terre rare sono elementi cruciali per la transizione energetica. L’interesse ad assicurarsi il controllo sulle aree ricche di tali materiali contribuisce ad allargare i confini della sfida tra Cina e Stati Uniti a tutti quei territori nei quali le due superpotenze sono in grado di esercitare un dominio indiretto.

A partire da queste premesse e questi interrogativi è stato avviato un laboratorio tra studenti e docenti finalizzato ad analizzare come Cina e Usa tematizzano la competizione e i possibili scenari di scontro, nei documenti strategici, attraverso i mass media, ma anche sul terreno delle narrazioni e dell’immaginario legato a film, serie, uso dei social. Il prossimo appuntamento è per mercoledì 7 marzo, dalle 14.00 alle 16.00.

 

Anna Galli, 4^G

 

Immagine di copertina: https://pxhere.com/it/photo/1444957

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