‘’Eppure cadiamo felici’’ è uno di quei libri che se vedessi in una libreria penserei: ‘’non lo leggerei neanche se fossi pagato’’. Invece è stata per me una bella sorpresa scoprire che i miei pregiudizi sul libro erano tutti falsi e sono stati smentiti durante la lettura. Questo è un libro romantico, ma non per questo banale o esageratamente smielato. E’ infatti ricco di suspense e racconta una storia avvincente.
La protagonista di questo libro, Gioia, è una diciassettenne diversa dalle altre. Infatti, mentre i suoi compagni amano vestiti, trucchi e feste, a lei piace ascoltare i Pink Floyd, scoprire nuove parole e fare fotografie. Gioia, inoltre, non possiede un cellulare, non per volontà sua o dei suoi genitori, ma semplicemente perché non se lo può permettere. Gioia vive in una famiglia povera, i suoi genitori sono divorziati e lei convive con la madre in una casa modesta.
Una sera, dopo un litigio in famiglia, Gioia scappa di casa e corre via senza sapere dove sta andando; si ritrova davanti a un bar che non aveva mai visto prima. Qui trova un ragazzo, da solo, che sta giocando a freccette. Lui non le dice subito il suo nome, ma solo che si fa chiamare ‘’Lo’’. I due ragazzi cominciano a vedersi di frequente, sempre di notte, sempre nello stesso posto. Una notte capiscono di essere innamorati l’uno dell’altra e si fidanzano. Nonostante ciò, però, continuano a vedersi solamente di notte, finché, una sera, Lo sparisce. Gioia, disperata, comincia a cercarlo dappertutto e in ogni modo possibile, senza però riuscire a trovarlo.
Questo libro mi è stato prestato, altrimenti non avrei mai pensato di leggerlo e mi è servito a capire che i libri vanno letti prima di giudicarli, e che non si può valutare un libro semplicemente in base a ciò che è scritto sul retro. E’ stata una lettura piacevole e penso che questo libro possa piacere veramente a chiunque.
Gallani Tommaso