Rap Old School –

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MM…FOOD

ARTISTA: MF DOOM
GENERE: Hip-Hop sperimentale, Old School

DURATA:15 canzoni, 48min 54sec

DATA: 16 Novembre 2004

 

MF DOOM, è un’icona quasi mitologica nel mondo del rap, che ha saputo influenzare miriadi di artisti, tanto che viene addirittura nominato “Il rapper preferito del tuo rapper preferito”. Nonostante sia sempre rimasto nell’ombra, senza mai riuscire a sfondare nel mercato, si è sempre distinto per il suo flow contorto, per le sue rime e per i sample ricercati.

Uno dei progetti più importanti tra i ben 137 dischi pubblicati sotto diversi alter-ego, è sicuramente MM…FOOD. Questo album, il cui titolo è tralaltro l’anagramma dell’artista, al contrario del più famoso e acclamato Madvillainy, è un progetto ironico, quasi comico, completamente incentrato sul cibo e su giochi di parole legati ad esso: infatti, ogni nome di ogni canzone è un gioco di parole su dei cibi, come la torta (Hoe Cakes), o le patatine fritte (Deep Fried Friendz).

In ogni brano, in tono scherzoso, MF DOOM si diverte a prendere in giro la società e una scena rap che sta diventando sempre più influenzata dal mercato discografico, che la sta snaturando completamente. Come Doom dei Fantastici 4, personaggio fondamentale per la nascita di MF DOOM, intende distruggere il mondo, l’artista vuole distruggere il rap dal suo interno: è infatti preponderante l’estetica dei fumetti dei supereroi in ogni brano, sia a livello figurativo, che a livello uditivo: infatti, ogni brano è arricchito con campioni provenienti da cartoni di supereroi, come per l’appunto i Fantastici 4, Superman e Spiderman; ogni sample è fondamentale per narrare le azioni di DOOM all’interno dell’album.

Tutte le canzoni sono caratterizzate da una forte critica al mondo che circonda MF DOOM e giochi di parole, rime fuori dall’umano e flow contorti, quasi ipnotici che, accompagnati da sample ricercati provenienti da ogni luogo ed epoca, creano un’atmosfera affascinante, intrigante, ma anche piacevole e leggera.

Tra i brani più interessanti, troviamo “One Beer”, “Rapp Snitch Knishes” e “Hoe Cakes”, canzoni che dopo la prematura dipartita dell’artista, il 31 Ottobre 2020,  sono diventati virali principalmente su TikTok. Fondamentale è stato infatti questo album, insieme a Madvillainy, a rendere questo artista famoso in tutto il mondo.

Purtroppo, ciò è accaduto solo dopo la sua morte, ma d’altronde MF DOOM era un supercattivo e avrebbe preferito rimanere nei bassifondi dell’industria musicale.

 

All Eyez On Me: 2PAC: Amazon.it: CD e Vinili}

All Eyez on Me

ARTISTA: Tupac Shakur

GENERE: Gangsta Rap, G-Funk

DURATA: 27 canzoni, 132 min 18 sec

DATA: 13 febbraio 1996

 

2Pac, pseudonimo di Tupac Amaru Shakur, è un artista di cui probabilmente tutti hanno sentito almeno una canzone oppure di cui hanno sentito parlare; egli è probabilmente l’artista che simboleggia di più la scena rap della West Coast americana degli anni ‘90, ed insieme ad altri grandi artisti come Notorious B.I.G., ha definito il genere del rap.

Inoltre egli è stato sempre apprezzato, oltre che per le sue abilità nel rappare, anche nella sua capacità di scrittura, con cui riusciva a descrivere vivide emozioni e a descrivere la violenta quotidianità nel ghetto.

Questa sua presa di posizione come voce degli oppressi di questo ambiente sociale, lo rendono agli occhi di molti un leader della comunità per i diritti alle persone di colore al pari di Martin Luther King.

Oggi si prende in analisi l’album più famoso di questo artista, All Eyez on Me, che fu l’ultimo album ad essere prodotto prima della sua prematura scomparsa.

Apre “Ambitionz Az a Ridah”, canzone che parla della vita di strada e della determinazione a raggiungere i propri obiettivi; essa fu la prima ad essere scritta da Tupac, che la registrò poche ore dopo essere uscito di prigione. Sempre su queste tematiche ci sono diverse altre tracce, fra esse le più interessanti sono “Skandalouz”, “When We Ride”, “I Get Around” e “Got My Mind Made Up”.

Il rapper si concentra poi a muovere una critica allo stato americano, soprattutto al suo sitema giudiziario, partendo con la traccia “2 of Amerikaz Most Wanted”, fatta in collaborazione con l’amico Snoop Doggy Dog, in cui 2Pac descrive gli avvenimenti attorno al suo arresto; il tema viene ripreso in “Only God Can Judge Me”, una delle canzoni più di successo dell’album, che parla della necessaria fede in se stessi e di non preoccuparsi del giudizio altrui.

Altro scopo dell’album per Tupac è anche quello di commemorare gli amici che ha perso a causa degli scontri con altre gang o con la polizia; ad esprimere maggiormente tale tematica sono le tracce “I Ain’t Mad At Cha” e “Life Goes On”.

Di particolare importanza sono anche le canzoni che si concentrano sul tema delle donne, molto caro all’artista che in “All About U”, “How Do U Want It” e “Run tha streetz” si impegna ad esaltare la figura femminile e il sentimento amoroso.

Tuttavia la traccia che indubbiamente ha avuto miglior successo, è la famosissima California Love, una lode che 2Pac, assieme a Dr.Dre e Roger Troutman, canta alla città che ormai reputa come sua casa, vista la sua connessione con lo studio di produzione “Death Row Records” che qui ha sede.

L’album ha riscosso in pochissimo tempo un successo incredibile, facendolo arrivare ad ottenere il disco di diamante negli stati uniti e vari dischi di platino ed oro in tutto il mondo.

Questa opera è una pietra miliare del genere che non può non essere ascoltato almeno una volta da ogni amante della musica rap.

 

Illmatic

AUTORE: NAS

GENERE: Hip-Hop Old School

DURATA: 10 canzoni, 39min 48sec

DATA DI PUBBLICAZIONE: 19 Aprile 1994

E’ il 1994, l’albore di una nuova era per la scena rap americana, portata dallo scioglimento della famosa band hip hop N.W.A che negli anni precedenti dominava il mercato, ma nonostante questo si distinguono già due colossi: 2pac e The Notorious B.I.G, che alla fine dello stesso anno si dichiarano guerra a vicenda, dando inizio alla faida più celebre di tutto l’Hip Hop. Tra queste già due gigantesche figure dalle strade malfamate di Brooklyn compare il diciannovenne Nasir bin Olu Dara Jones, in arte NAS, che debutta con l’album “Illmatic”, oggi considerato un classico dell’hip hop e il prodotto migliore della discografia dell’artista. L’opera ci fa capire fin da subito le grandi capacità del rapper, sia nella scrittura (nell’album si può notare una grande denuncia sociale, soprattutto verso la situazione in cui vertevano i ghetti delle grandi città americane, soprattutto della sua città natale New York) nella composizione dei beat. Ha un uso del sampling molto efficiente, usa pochi sample molto riconoscibili, che lasciano un segno nella memoria dell’ascoltatore. Campiona soprattutto pezzi jazz e blues, dimostrando anche la sua grande conoscenza in generi al di fuori del rap.

Nas mostra un lirismo complesso con il suo “N.Y. State of Mind”. Il ritornello campiona una battuta di Rakim dal brano “Mahogany”. La traccia è considerata una delle più grandi canzoni di Nas e la rivista Complex ha elencato “N.Y. State of Mind” al nono posto nella loro lista dei 100 migliori ritmi hip-hop di tutti i tempi. In questa canzone espone la mentalità e i disagi delle persone provenienti dai bassifondi di New York. Il pezzo presenta l’episodio di una sparatoria direttamente dalla prospettiva di uno degli attivi partecipanti. Racconta di come questi fatti avvengano sotto gli occhi di tutti, spesso attorno a donne e bambini. La parte più impattante è l’ultima barra, in cui afferma che quando pensa alla mentalità di New York pensa al crimine.

Insieme a “N.Y. State of Mind”, l’altra “hit” di Illmatic è sicuramente “The World Is Yours”: è stato il terzo singolo di Illmatic caratterizzato da una grande ispirazione al jazz con un campione di pianoforte da “I Love Music” di Ahmad Jamal mescolato con un campione vocale da “It’s Yours” di T La Rock. Il titolo è in parte ispirato a una scena del film Scarface, a cui si fa riferimento anche nel video musicale. Q-Tip,presente anche nello stesso album nella traccia “One Love”, ha creato un remix del brano, che è stato notoriamente campionato nel ritornello del singolo “Dead Presidents” di JAY-Z del 1996. La traccia presenta un testo che a primo ascolto può sembrare più leggero e meno impegnato, ma che in realtà vuole portare un importante messaggio. Nas celebra la sua capacità nell’ambito della musica, affermando di sentire che l’intero mondo è nelle sue mani. Nell’outro della canzone si rivolge a tutti gli abitanti dei bassifondi della grande mela, ringraziandoli tutti per il supporto e l’ispirazione che hanno portato al rapper e ricordando che il mondo è anche loro.

Illmatic è uno dei progetti hip hop più importanti della storia, scritto e prodotto da uno dei più grandi esponenti del genere, ritengo che questo sia uno degli album migliori per approcciare l’hip hop old school.

Samuele Argento, Filippo Carmeni, Alessandro Ferri

 

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